Lavoro e LegalitĂ
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Ai Sindaci
Al Presidente della Provincia di Venezia
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Alle Organizzazioni Sindacali
Agli Organi di Informazione
OGGETTO: Situazione finanziaria delle Scuole della Rete Interdistrettuale Venezia Orientale
In questo momento dell’anno scolastico 2009/2010 la situazione finanziaria delle Scuole della Rete Venezia Orientale presenta gravi difficoltà che riteniamo debbano essere ben chiare alla comunità di riferimento e ai decisori politici, a livello locale, regionale e nazionale.
Le Scuole della Rete già all’inizio dell’anno si sono trovate in gravi difficoltà nella formulazione del programma annuale (bilancio preventivo) per il 2010, a cui si aggiungono le quotidiane difficoltà che stanno condizionando pesantemente la gestione.
Queste difficoltà dipendono innanzitutto dal mancato trasferimento da parte del Ministero (MIUR) di ingenti somme riferite agli anni 2008 e 2009 (considerate nella contabilità delle scuole come residui attivi) che le Scuole hanno anticipato per spese di supplenza e, per altro verso, dalla riduzione delle risorse per la gestione ordinaria dell’anno 2010, rispetto agli anni precedenti.
In coerenza con le istruzioni ricevute e sulla base delle risorse formalmente messe a disposizione dal MIUR, i bilanci delle Scuole per il 2010 sono stati formulati prevedendo:
Per “sopravvivere” in presenza di tali difficoltà , le Scuole quindi hanno dovuto ricorrere a tutti i mezzi utili per continuare ad erogare l’offerta formativa con la minor penalizzazione possibile per l’utenza.
Nelle Scuole, perciò:
Una ricognizione dettagliata della situazione delle Scuole della Rete Interdistrettuale ha consentito di verificare quanto segue.
Dati gli elementi evidenziati e consapevoli della gravità della situazione finanziaria generale conseguente alla crisi in atto, per poter gestire responsabilmente l’offerta formativa nel rispetto dei diritti degli studenti e delle famiglie e dei diritti dei lavoratori, le Scuole della Rete chiedono quindi con determinazione:
In questa situazione di difficoltà mai sperimentata prima, le Scuole della Rete chiedono che alle richieste sopra esplicitate vengano date precise ed urgenti risposte, in modo da consentire alle Scuole stesse di continuare ad erogare il servizio di istruzione e formazione nell’interesse dell’intera collettività .
La mancanza di effettive risposte, in tempi brevi, non potrĂ che essere causa di conseguenze negative particolarmente pesanti per molte Scuole della Rete.
Rete Interdistrettuale Venezia Orientale
Portogruaro, li 15.04.2010
Lettera aperta
Nella tristezza dei tempi consola che un Sindaco ed una Giunta abbiano la sensibilitĂ e il coraggio civile di dare la possibilitĂ a degli uomini in tutto uguali ad altri uomini la possibilitĂ di seppellire i loro morti, seguendo il proprio rito religioso.
Sta avvenendo in provincia di Udine dove, stando agli organi di stampa, la Lega grida alla profanazione del cimitero friulano di Paderno perché lì si vuol seppellire con rito islamico una neonata mussulmana.
Questi uomini che si oppongono ripetono, ci si augura senza saperlo, scelte che altri uomini molto prima di loro hanno fatto nei confronti degli ebrei ( gli extracomunitari dell’epoca), cui era negato spesso di seppellire i propri morti nella terra in cui si trasferivano per esercitarvi le loro attività .
Non a caso, quando gli ebrei venivano ad insediarsi in un territorio veneto- friulano, conoscendo il rifiuto da cui erano circondati, mettevano nel contratto di locazione richieste precise: di “haver le loro sinagoghe “ e di avere “un luocho nelli borghi della terra , o fuor delli detti borghi per sepelir occorrendo li suoi morti , che Iddio non voglia” .
Ieri come oggi, quindi, le stesse paure, la stessa disumanitĂ .
Con l’aggravante che da quei lontani eventi sono trascorsi invano cinque secoli.
Imelde Rosa Pellegrini
Portogruaro, 14 aprile 2010
Per questo 25 aprile, quello dei 65 anni dalla Liberazione, ma giornata sempre più bersagliata e ostacolata, adesso anche dai leghisti che non ragionano neanche sul fatto che è proprio la liberazione del Nord Italia ad essere ricordata, vogliamo tornare ad una grande vicenda umana e politica, la fucilazione a Udine di ventinove partigiani tra cui alcuni nostri compaesani.
Riportiamo prima un estratto dal libro di Aldo Mori, ripubblicato di recente, quindi una lettera di Luigi Ciol e la sua trascrizione. Noi pensiamo che, invece d’impedire le cerimonie commemorative o non far cantar Bella ciao, gli amministratori leghisti farebbero bene a leggere a voce alta questa lettera, a casa, in municipio, davanti al cippo dei caduti, affinchĂ© tutti i presenti ricordino almeno le parole piĂą semplici e forti: “una idea è una idea e nessuno la rompe”. (more…)