Terremoti e fibre di carbonio

Per la sicurezza del nostro grande e pregevole patrimonio edilizio, composto soprattutto da edifici con muri in pietra e sassi, ritengo che bisogna fare quanto segue:

1) costruire una struttura interna alla abitazione, rigida, robusta e leggera (acciaio e legno, calcestruzzo solo per le fondazioni) che colleghi fondazioni, solai e tetto;
2) legare i muri perimetrali alla struttura interna incollando fasce di fibre di carbonio.

Sono convinto che per evitare gran parte dei crolli e soprattutto gran parte dei morti bisogna costruire “leggeri”.

 

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Testate nucleari

Missili nucleari. Nei paesi alleati della Nato ci sono 180 testate nucleari depositate, di queste 70 sono in Italia (50 ad Aviano). Oggi la presenza di testate nucleari è un problema ancora più elevato per la possibilità di atti terroristici senza pensare comunque al problema del semplice smantellamento e messa in sicurezza finale, bonifica compresa.

E’ un arsenale che dovrebbe essere smantellato quanto prima.

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Quote latte

Riporto quanto scritto dalla Nuova Venezia il 9 settembre 2014 in riferimento al problema della sanzioni europee sulle maggior produzione di latte da parte di agricoltori italiani, aggiungendo tre osservazioni:

“Nel 1984 la comunità europea introduce il criterio delle quote latte per ciascun paese per sostenere il prezzo del latte. L’allora ministro dell’agricoltura Pandolfi contrattò 8,23 milioni di tonnellate annue per i produttori italiani. Fino al 1995 le multe furono accollate dallo Stato per 1,8 miliardi di euro e dal 1995 scaricate sui produttori. Oggi la multa è di 1,4 miliardi di euro a livello nazionale di cui 450 milioni a carico dei produttori veneti.”

1. Noi tutti abbiamo già pagato 1,8 miliardi di euro di multa per sovraproduzione di latte da parte di alcuni contadini italiani, ovviamente con la decisione e copertura del governo di allora;
2. Non voglio più pagare le multe per comportamenti illeciti di altri cittadini;
3. Partiti e governi e governatori hanno fatto le loro fortune elettorali con il sostegno dei contadini, soprattutto nel Veneto, a spese di noi tutti.

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Meglio meno ma meglio

Pista Portovecchio 08 2014

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La grazia? No grazie

Da più parti e con un tono sempre più forte una parte dell’Italia chiede la grazia per Berlusconi. Per quale motivo si dovrebbe concedere la grazia a un pluricondannato come Berlusconi? Berlusconi come tutti i condannati dovrebbe uscire dalla scena politica, pagare il suo debito con la giustizia e chiedere scusa come succede in tutti i paesi democratici.

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Lavoro utile (video)

Con MDF sono andato alla Camera dei deputati a Roma per parlare di lavoro utile (creare posti lavoro senza aumentare il debito pubblico).

Se vuoi vedere il video clicca qui.

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Balotelli

Sono riusciti a trasformare una sconfitta di una partita di calcio in un’azione razzista di massa: “si è perso per colpa del negro”. Basta, vergognatevi.

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Tangenti bianche

E’ tutto a posto se un politico riceve e dichiara che la propria campagna elettorale è stata pagata dalle imprese del MOSE? E’ tutto a posto oppure possiamo pensare che essere eletto con i soldi di un’opera pubblica perlomeno induca il politico a non controllare i costi della stessa opera pubblica?

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Rimborso tassa di depurazione. Suddito o sovrano?

La corte costituzionale con decreto del 15/10/2008 ha obbligato i gestori della depurazione di restituire gli importi e gli interessi legali percepiti dagli utenti non collegati all’impianto di depurazione.

Il 26/04/2014 invio la raccomandata al consorzio CAIBT S.p.A con sede a Fossalta di Portogruaro, che gestisce anche gi scarichi del mio edificio ad Alvisopoli in via Molino, per chiedere la restituzione dell’importo da me versato.

Con solerzia l’altro giorno mi è arrivata la risposta che riporto di seguito:

“In risposta alla vostra raccomandata del 26.04.2014, con la presente si comunica che la S. V. non ha diritto alla restituzione della quota della tariffa di depurazione perché usufruisce del servizio, in quanto le acque reflue provenienti dal suo immobile che vengono scaricate nella pubblica fognatura sono poi convogliate all’impianto di depurazione.
Con l’occasione si porgono cordiali saluti. Il responsabile UTE”

Mi permetto di fare alcune osservazioni.
1. Perché per avere la restituzione di un somma non dovuta il gestore pubblico, CAIBT, mi obbliga a fare una domanda peraltro nello stampato con tanto di marca da bollo da € 16 ?
2. Gli scarichi, acque reflue, del mio edificio escono dal retro e finiscono non in fognatura ma in un fosso, da sempre, perché l’edificio costruito alla fine del 1800 è nato prima della fognatura che è ubicata davanti al mio edificio.
3. Come mai il gestore della fognatura pubblica, CAIBT, non sa che i miei scarichi finiscono nel fosso e non nella fognatura ?
4. Perchè il gestore della fognatura pubblica, CAIBT, prima di scrivere che non ho diritto alla restituzione dei soldi non ha fatto un sopralluogo ?
5. Cosa succede se quanto a me inviato fosse arrivato ad una gentile ed educata signora o signore magari di età avanzata ?

Detto ciò, penso che questa storia, oltre a far comprendere che siamo male amministrati, mi fa capire che alta è ancora l’arroganza di parte del pubblico verso il singolo cittadino, soprattutto se il pubblico è una S.p.A. formata dai sindaci.

Ovviamente, siccome sono sempre più educatamente incazzato, oltre ad informare che non sempre quanto detto dal pubblico è verità, farò di tutto per riavere i miei soldi e contemporaneamente la soddisfazione di essere trattato da cittadino non suddito ma sovrano. Salute.

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Uomini ape

È il momento di passare dalle attuali pratiche agricole intensive e dipendenti dalla chimica a sistemi compatibili con la biodiversità e l’apicoltura» dichiara Francesco Panella, presidente di BeeLife, il coordinamento apistico europeo, intervenendo all’assemblea della Syngenta.

L’uso della chimica produce monoculture, ma in questo modo si perde la biodiversità, e funzioni essenziali come l’impollinazione. Siamo in presenza di attività non umane, e mi chiedo come si fa ad avvallare la distruzione di questo pianeta, attraverso sostanze letali per l’ambiente che inevitabilmente finiremo per ingerire avvelenandoci.

Vogliamo arrivare a fare come in Cina, dove l’inquinamento, la deforestazione e soprattutto l’uso improprio di fertilizzanti e pesticidi hanno sterminato la quasi totalità delle api e così i contadini cercano di correre ai ripari con l’impollinazione manuale? I frutteti, soprattutto le coltivazioni di meli, sono popolati da uomini-ape, costretti ad arrampicarsi sugli alberi e a impollinare a mano ogni singolo fiore.

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