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E’ stata approvata lo scorso 7 agosto, ma non ancora pubblicata la Deliberazione di Giunta Regionale del Veneto che individua aree e siti non idonei alla costruzione e all’esercizio di impianti alimentati da biomasse, da biogas e per produzione di biometano.
Ho potuto comunque vederla: come annunciato nel comunicato stampa della Regione, il provvedimento individua come non utilizzabili per la realizzazione di impianti di bioenergia:Â
– siti che siano dichiarati patrimonio storico-architettonico e del paesaggio o inseriti nella lista mondiale dell’UNESCO;
– aree e beni di notevole interesse culturale;
– aree e immobili dichiarati di notevole interesse pubblico;
– aree tutelate per legge;
– zone all’interno di coni visuali la cui immagine è storicizzata e identifica i luoghi in termini di notorietà internazionale di attrattività turistica;
– zone umide di importanza internazionale, le Important Birds Areas;
– le aree incluse nella Rete Natura 2000;
– le aree naturali protette (nazionali, regionali e locali);Â
– aree che svolgono funzioni determinanti per la conservazione della biodiversità ;
– aree di dissesto o rischio idrogeologico;
– geositi;
– aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate a consumo umano;
– aree agricole interessate da produzioni biologiche, DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG, produzioni tradizionali;
– aree agricole di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico culturale.
Non era citato in questo comunicato un parametro, che il decreto ministeriale da cui discende questa delibera consente di valutare: l’elevata concentrazione di impianti di produzione di energia e l’interazione con altri piani e progetti.
Purtroppo leggendo la delibera viene confermata la scelta della Regione di non tener conto di questo aspetto. E’ un fatto gravissimo perchè in questo modo si continua a non tener conto delle ricadute sulla salute che più impianti vicini possono creare e si continuerà a valutare i progetti uno per uno senza esaminare gli impatti cumulativi generati. Ignorando così anche le posizioni espresse più volte in questo senso dal Consiglio Comunale di Portogruaro, oltre alle preoccupazioni manifestate da tanti cittadini.
Certo nel portogruarese questa delibera arriva in ogni caso quando i buoi sono scappati, ma non si potrà restare tranquilli neanche per il futuro, dato che con questo atto la Regione consente ancora che vaste aree del nostro territorio siano idonee ad ospitare nuovi impianti.
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E’ in distribuzione il n. 20 di LCF, un numero “estivo”.
L’editoriale del direttore Ermes Drigo, già pubblicato su questo sito, riflette sul terremoto in Emilia cominciato il 20 maggio. Il terremoto: un fenomeno antico, connaturato a gran parte dell’Italia, ma che oggi fa più danni di sempre perché in questi decenni ci siamo “terremotati” da soli.
A pagina 2, l’assessore all’Ambiente e alla Mobilità , Ivo Simonella, in un articolo già anticipato da questo sito, mette in luce tutte le responsabilità della Regione Veneto nella proliferazione delle centrali a biomasse nel portogruarese. Che fare? Bisogna manifestare anche in Regione. Tutti insieme.
Pagina 3 il solito “Spazio agli altri” viene sostituito dalla documentazione sui Comitati in difesa dell’ambiente attivi nel portogruarese.
A pagina 4, le nostre rubriche. Un mese di cattivi pensieri amaro più di sempre. Ormai a Porto è difficile avere l’occasione per dare un bel voto. Lorenzo Bussi, alla sua maniera, sintetizza la fine politica del fondatore della Lega.
Nel paginone centrale ci sono le pubblicità ed i programmi della Festa dell’Unità di Giussago e di Notturni di_versi, il “piccolo festival della poesia e delle arti notturne”.
Ricordiamo sempre che il giornale si può scaricare in formato pdf, dalla finestra in alto a destra.
Camorra, disoccupazione e niente treni
Venerdì 1 giugno. Portogruaro. Camorra, sequestrati 18 immobili. Confiscati appartamenti, garage, una villa e un negozio riconducibili a un “uomo dei Casalesiâ€. Una villa, un garage, un’area urbana destinata a parcheggi a Jesolo; un negozio, un appartamento e un garage a San Donà ; otto garage e quattro appartamenti a Portogruaro.
      Osservazione n. 1: La camorra esiste anche nel portogruarese;
      Osservazione n. 2: La camorra investe sul mattone;
      Osservazione n. 3: La camorra usa dei prestanome locali che appunto si prestano;
      Osservazione n. 4: La camorra è presente nel quartiere di Portogruaro, via Croce Rossa, che presenta gravi problemi.
Ho pensato di dare più spazio a questa notizia perché è molto grave. Mi auguro che tutto ciò non sia dimenticato e vorrei perlomeno che il patrimonio confiscato sia usato per i cittadini in gravi difficoltà . Senza voto.
Martedì 12 giugno. Portogruaro. Tassa rifiuti, evasori raddoppiati. Nelle casse dell’Asvo mancano 140mila euro: c’è chi non paga nemmeno dopo i solleciti. Più che raddoppiati in cinque anni il numero di utenti che, al ricevimento della bolletta, non riesce a pagare il trasporto dei rifiuti: lo fanno con pagamenti dilazionati nel tempo o non pagano affatto. Considerato che le evasioni sono raddoppiate e vengono da lontano, riuscirete a fermare gli evasori oppure devo continuare a sentirmi un “mona” ? Voto 5,5 di speranza.
Mercoledì 13 giugno. Portogruaro. Cassa integrazione al Carrefour e Schlecker. Portogruaro, nuovo allarme occupazione lanciato dalla Cgil del Veneto Orientale. Alla vigilia dell’assemblea del sindacato sui problemi del lavoro, giovedì a San Stino in sala consiliare, il segretario territoriale Alessandro Zanotto si sofferma anche sul fallimento della catena Schlecker che potrebbe costare un centinaio di dipendenti tra portogruarese e sandonatese. Abbiamo stravolto un territorio per creare posti lavoro in centri commerciali. Persi i posti rimangono i disastri ambientali. Voto 4.
Giovedì 14 giugno. Portogruaro. E’ morto a 87 anni Aldo Sottil, storico oste di Portogruaro. E’ deceduto martedì sera, nella residenza per anziani Santa Margherita di Villanova di Fossalta, all’età di 87 anni. Grave perdita per il tessuto economico e la cultura di Portogruaro. È stato per anni il gestore di Al Bacaro, antico bar di Portogruaro, in corso Martiri. Una notizia che riprendo per ricordare una persona gentile.
Sabato 16 giugno. Portogruaro. A rischio dieci corse di treni regionali per Venezia e Udine. La soppressione dei convogli potrebbe diventare necessaria se venissero meno i trasferimenti dello Stato alle regioni Friuli e Veneto. L’allarme è stato lanciato ieri in due diverse occasioni: a Trieste, nel corso di un convegno della Cisl, da parte dei vertici locali di Trenitalia e a Roma dall’a.d. Moretti che ha incontrato l’assessore friulano ai trasporti Riccardi. Riccardi è anche il Commissario per la costruzione della terza corsia della A4. Secondo voi Riccardi si impegnerà a sviluppare la rete ferroviaria? NO! Un cul e do careghe. Voto 3.