La Città Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

Diario elettorale: Mercoledì 3 marzo 2010 (-25)

3 marzo 2010
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

è dunque partita la corsa, anche se un po’ in sordina. O meglio, mentre la squadra di Bertoncello ha fatto una vistosa preparazione, partecipando a qualche bella kermesse, le altre, e soprattutto quella di Tabaro, non si sono messe particolarmente in mostra. Se abbiano previsto una preparazione diversa o meno lo vedremo in gara, quindi in queste quattro, ormai scarse, settimane. (more…)

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Diario elettorale: Martedì 2 marzo 2010 (-26)

2 marzo 2010
Pubblicato da Fausto Coppi

Diario Gino e Fausto alla punzonatura

Caro diario,

sabato 27 dunque c’è stata la punzonatura, cioè la presentazione delle liste, domenica 28 la prima tappa, cronometro a squadre.

Lo schieramento delle squadre non vede grandi novità. D’altronde non è passato molto tempo, in termini politici. Solo un inasprimento della crisi economica, la statuetta del duomo in faccia al Banana e bertolasopoli, niente di che per un paese pieno di estro come il nostro.

Si presentano dunque cinque candidati sindaco: non ci sono più Dreon (lista civica) e Bergamo (UDC), si è aggiunto Bellinazzi (transfuga leghista già emarginato con la precedente elezione, che stavolta ha una sua lista). Buffon (Rifondazione Comunista) e Padovese (Città del Lemene) confermano la loro faccia ed etichetta.

Poche anche le novità nelle liste principali. Tabaro ha sempre cinque liste, perde i ‘Moderati al centro’ (metto il nome tra virgolette perché è gente seria, sono tra i pochi che fan capire che il centro è pullulato di estremisti, da Brunetta a Casini, da Bondi a Bertolaso, gente che grida e scalcia e fotte senza pudore) ed i Pensionati, ma aggiunge la Lista UDC e quella nuova di Italia Attiva, definita dai giornali una costola dell’Italia dei Valori. Restano il PDL, la lista a suo nome e la Lega Nord.

Bertoncello invece passa da cinque a sette liste. Alle due articolazioni del PD, Per la Portogruaro che vogliamo (PCV) e Città per l’uomo (CPU), ne aggiunge una terza a suo nome. Inoltre acquisisce l’Alleanza per Italia (API), la formazione di Rutelli che sta transitando dal PD all’UDC. Rimangono con nome e simbolo i socialisti, l’Italia dei Valori (IDV) e la nostra bicicletta.

A ben vedere tutti gli sforzi nella riformazione delle squadre si sono concentrati al centro. Tabaro con l’UDC e Italia Attiva, Bertoncello con la nuova lista personale ed i rutelliani. I tre gruppetti centristi tenteranno di spartirsi 200-300 voti, forse decisivi.

Anche le facce non presentano grandi novità, se non per il ritorno come capolista dei socialisti di Dino Filippi, uno che è sempre salito sul podio anche quando non correva.

Unici dati veramente significativi sono quelli sulla presenza femminile. Dal 20% (Bellinazzi) al 30% (Buffon) delle liste minori, dal 18,3% (solo 17 su 93) delle liste Tabaro al 39,7% (48 su 121) delle liste Bertoncello. Già l’altra volta Tabaro su 11 consiglieri non aveva eletto neanche una donna. Eppure prendono tanti voti femminili! Devono avere qualcosa di nascosto, non è possibile altrimenti.

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Diario elettorale: Lunedì 1 marzo 2010 (-27)

1 marzo 2010
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

ci ritroviamo dopo otto mesi, con la nota di martedì 23 giugno 2009 commentai l’esito del ballottaggio che ebbe questi dati:

Bertoncello: 7.245 voti (52,45%), +677 su Tabaro, +148 sul 1° turno (7.097, -316 su Tabaro)
Tabaro: 6.568 voti (47,55%), -845 sul 1° turno (7.413)

Purtroppo però al primo turno il voto complessivo delle liste fu questo:

Tabaro 7.044 (50,15%)
Bertoncello 6.056 (43,12%)
Padovese 407 (2,90%)
Buffon 275 (1,96%)
Bergamo 200 (1,42%)
Dreon 63 (0,45%)

Le conseguenze le sappiamo: sindaco Bertoncello e maggioranza consigliare alla destra, sceneggiate pubbliche, corsi e ricorsi, quindi il commissario.

Nel frattempo ho appeso la bicicletta per un po’. Ho passato il tempo sugli almanacchi, che adesso sono online. Sono venuti anche ad intervistarmi. Otto mesi sono tanti. Gli ultimi allenamenti sempre nel notevole freddo di quest’anno. La prima settimana di corsa sarà piuttosto dura e la competizione non sarà facile neanche stavolta.

Ma io ho la squadra più forte e Serse stavolta non è neanche sull’ammiraglia, ma in sella. Aspetto tutti sulle montagne.

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Caro diario… a presto!

24 giugno 2009
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

con la nota di martedì 23 giugno finisce la gara elettorale. Sei stato un’ottima e salutare compagnia. Senza di te avrei avuto meno lucidità in corsa e avrei dovuto far ricorso a qualche pastiglia di troppo. Adesso c’è un buon periodo di riposo, poi magari riprenderemo, anche se non servirà più la cadenza giornaliera.

Permettimi di ringraziare i miei migliori gregari, mio fratello Serse, che mi ha seguito fin nei seggi.

Poi Marco, sempre un buon appoggio, nonostante sia così concentrato sulla sua famiglia, non sempre facilmente controllabile.

Quindi Franco, che ha preso su la bicicletta di Marco pedalando con grande forza, nonostante le pinte di birra che si fa anche in gara. Ognuno ha il suo equilibrio energetico.

L’importante però è stata la squadra, come sempre. A questa, tutta la mia riconoscenza per il coraggio, la pazienza, la dedizione dimostrati. E’ così che si vince.

A presto
Fausto Coppi

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Diario elettorale: 23 giugno 2009

23 giugno 2009
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

ti riassumo i risultati del ballottaggio al municipio di Portogruaro, con alcuni dati a confronto e chiudo con una mia personale opinione.

Bertoncello
7.245 voti (52,45% ovvero +677 su Tabaro), +148 sul 1° turno (7.097, -316 su Tabaro)

Tabaro
6.568 voti (47,55%), -845 sul 1° turno (7.413)

Bertoncello ha avuto la meglio su 20 dei 27 seggi, Tabaro solo su 7, ossia 1-2-3-4 (centro), 10 (viale Trieste), 14-15 (stadio), al primo turno erano 15/26 per Tabaro e uno era pari.

Bertoncello ha guadagnato 159 voti nelle frazioni, di cui 53 a Pradipozzo-Summaga e ben 72 a Lugugnana, perfino 24 a Lison e Mazzolada. Per la cronaca, l’apparentamento portava teoricamente 186 voti dalle frazioni (109 Padovese e 77 Buffon), quindi è certo uno spostamento di voti da Tabaro a Bertoncello. In particolare a Lugugnana i 39 voti disponibili sono diventati, appunto 72, al netto della minore affluenza.

Sempre per Bertoncello il saldo in città è stato -11, ma aveva a disposizione teoricamente 524 voti (340 Padovese e 184 Buffon). Tabaro invece ha perso 304 voti su 845 nelle frazioni e ben 541 in città, di cui 276 in vial Trieste.

Attenzione, caro diario, c’è stato un fenomeno statistico di un migliaio di voti (esattamente 993: da -316 a +677 le differenze, +148 e -845 i delta sul primo turno) tutto ciò sui 14.510 voti presi al primo turno dai due contendenti (su 15.501 dei voti validi totali). Questo dato è anche la somma al primo turno degli outsiders (991= 293 Buffon, 417 Padovese, 214 Bergamo, 67 Dreon).

La mia opinione è infine questa. Bertoncello ha portato a casa 400 voti dagli apparentamenti, il 60% circa, 100 voti circa da Tabaro, dopo aver perso solo il 5% del suo elettorato (circa 350 voti) per la minore affluenza. Tabaro ha perso dunque 100 voti su Bertoncello (e non sono pochi vista la presenza delle provinciali con la Zaccariotto favorita), voti che sostanzialmente ha ripreso da Bergamo, ma ha perso per assenteismo circa il 12% del suo elettorato (appunto 845 voti su 7.097).

Perchè la minore affluenza ha punito Tabaro? Perchè al primo turno si votava anche per le europee dove il cavalier Banana (Fròttolo) l’aveva posta in termini di plebiscito sulla sua persona e a Portogruaro ci sono molti, troppi, bananisti. Evidentemente il problema non si è posto sulla persona di Tabaro che non è stato apprezzato e ritenuto così importante come prospettiva.

Mi pare tutto sommato pensabile, caro diario, che tutte le sceneggiate fate con i vari Brunetta (Pisolo), Zaja (Broccolo), Giovanardi (Bigolo), Galan (Crostolo), Chisso (Rotolo) e Zaccariotto (Biancanave) abbiano sostanzialmente confermato ai portogruaresi che Tabaro (cioè Gongolo) era proprio un paracadutato e anche debole, se aveva bisogno dell’artiglieria di nani così pesanti.

L’uomo però non manca di cinismo verso i suoi compaesani e ad urne calde ha tranquillamente confermato che non gliene frega un cazzo (scusa il machiavellismo) di lottare per il bene di Portogruaro. Si arrangi. Il consiglio comunale in minoranza non è da lui. A questo punto c’è solo da immaginare cosa avrebbe fatto da sindaco. L’abbiamo scampata.

Naturalmente, per noi la guerra di posizione non è certamente finita il 22 giugno, ma non siamo arretrati fino al Piave, siamo ancora sull’Isonzo, pardon, sul Lemene.

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Diario elettorale: Lunedì 22 giugno 2009 (+15/00)

Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

non ho parole. Ti lascio un video.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=W37bLgsoObA[/youtube]

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Diario elettorale: Domenica 21 giugno 2009 (+14/0)

22 giugno 2009
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

dopo la prima giornata l’affluenza alle urne a Portogruaro è stata piuttosto alta.

Per il ballottaggio al comune ha votato il 48,1%, non confrontabile con il primo turno dove si votava sabato pomeriggio e domenica, mentre stavolta è su domenica e lunedì (fino alle 15.00). Ti ricordo che il voto completo al primo turno fu al 72,05%. E’ probabile un’affluenza finale tra il 60% ed il 65% (massima). Sarà quindi decisivo chi andrà a votare.

Per il ballottaggio alla provincia, in tutta la provincia ha votato il 32%, un’affluenza molto bassa. Al primo turno fu del 73%. E’ pensabile un’affluenza massima del 50%, per cui il risultato finale è un’incognita assoluta.

Ai referendum a livello nazionale ha votato solo il 16,4% (quesiti 1 e 2) ed il 16,7% (quesito 3). Il Veneto al 18,9% (1-2) e 19,5% (3). La provincia di Venezia al 27,8% (1-2) e 28,6% (3). I quorum sembrano proprio impossibili. Il livello massimo nazionale sarà il 25%.

Nei seggi non è successo granché. Solo una curiosità: il già neoconsigliere Rodriguez ha presidiato tutto il giorno l’atrio della scuola media Pascoli, all’entrata dei seggi 1-6. Ti faccio notare che era l’atrio, non un’aula di seggio. Ed era una presenza fisica molto pregnante, vista la sua condizione di diversamente abile. Speriamo che il voto premi il lavoro e la credibilità di tutte le squadre in campo e non solo l’incredibile resistenza fisica di questo campione e controllore (non so dare altre definizioni più neutrali).

A domani, caro diario. Domattina l’ultima curva, alle 15.00 è posta la striscia del traguardo. Entro notte il responso dei giudici. Vinca il migliore, cioè Fausto Coppi.

fausto-coppi-sul-traguardo

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Diario elettorale: Sabato 20 giugno 2009 (+13/-1)

21 giugno 2009
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

domani si vota, per Bertoncello al municipio di Portogruaro, per Zoggia alla provincia di Venezia e per tre referendum sulla legge elettorale nota come ‘Porcellum’.

Sui referendum c’è molta confusione, ti dirò solo che i primi due chiedono di eliminare un paio di parole per comma che sposterebbero il premio in seggi dalla coalizione al partito di maggioranza relativa (oggi il PdL). Neanche il fascismo iniziale pensò a tanto. Il terzo invece, se passasse, impedirebbe le candidature multiple su cui poi scegliere, Camera e Senato. Molti sono quindi tentati di votare sì solo su questo e astenersi o non votare sui primi due. Tuttavia c’è un solo modo e un solo risultato che manifesterebbe chiaramente la volontà del popolo italiano di cambiare la legge: tre sì, con un buon quorum. Così almeno la penso io.

Per quanto riguarda le elezioni comunali ho uno scoop, caro diario. Ho scoperto che il legame tra elezioni comunali e provinciali è diretto, come non avrei mai immaginato.

E’ successo che ieri Il Gazzettino ha pubblicato un’intervista parallela ai due candidati, Bertoncello e Tabaro. Ebbene, alla domanda “la sua giunta come sarà composta? ci può fare due nomi?”, Bertoncello ha risposto “quel che è certo, è che presentiamo una squadra nuova, fatta di giovani e donne qualificate …”, dove poteva magari evitare quel ‘qualificate’, semplicemente pleonastico.

Tabaro invece ha risposto ufficialmente: “di sicuro ci sarà almeno una donna in giunta e per forza di cose sarà un assessore esterno”. Ebbene, caro diario, grazie alla mia amicizia con la giornalista Teresa Infanti, ti posso rivelare che Tabaro ha in mente un gesto veramente rivoluzionario: ci sarà sì una donna, esterna, ma almeno in due assessorati, forse in tre. Senz’altro alla Pianificazione strategica e ai Rapporti con le istituzioni, ma forse anche ad un nuovo assessorato simbolico per il Veneto Orientale, ancora da battezzare. Il fatto più forte però è che saranno affidati ad una sola persona, una donna, ma con le palle. Sei curioso, eh? Ebbene si, Tabaro ha già fatto l’accordo con Francesca Zaccariotto, Biancanave di San Donà di Piave. Sarà lei il triplice assessore esterno, c’è qualcuno di migliore? Veramente geniale. Dici che non si può fare? Verrà trovata una soluzione. Tutto si può risolvere quando si ha fantasia e potere.

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Diario elettorale: Venerdì 19 giugno 2009 (+12/-2)

19 giugno 2009
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

siamo sul rettilineo opposto, manca solo l’ultima curva, quindi ci siamo.

A proposito delle inchieste e delle foto del puttanaio del psiconano Fròttolo, vale la pena riportare la definizione del protagonista data dall’elefante Giuliano Ferrara (almeno uno col cervello grosso c’è) su Il Foglio del 12 giugno:

L’anziano politico, l’imprenditore al culmine del successo pubblico e privato, l’uomo del casting, il mentore – appunto – che affolla le feste di bella gioventù e seleziona con brio leporellesco, senza tante ambizioni ma senza tutto quel risvolto di genitalità che ci vedono i suoi denigratori bacchettoni e molto, molto ipocriti: ecco qualcosa che le sottoculture non riusciranno mai a capire. E mi dispiace.

Mentore lo chiama, mutuando il concetto da James Hillman, psicoanalista junghiano. Pare, tuttavia, ignorare (normale nell’area) che Mentore è il nome del personaggio omerico a cui Ulisse affida il piccolo Telemaco prima di partire per la guerra di Troia. Invece, il psiconano pare più Ulisse che Mentore, un Ulisse che non lascia mai Troia però – anzi, che trasforma tutto in Troia.

Sul piano locale, invece, Gongolo e Biancanave anche dal palco, ieri sera, hanno confermato di essere della stessa pasta: parlano a slogan e parlano contro. E’ un tecnica elettorale? No. Come ben sintetizza oggi sulla Nuova Venezia il sindaco di Venezia Massimo Cacciari: «Non c’è gara tra Zoggia e Zaccariotto. Davide ha governato bene, il sindaco di San Donà non conosce il territorio, non ha un programma se non ideologie generali.» Niente programmi concreti, ma programmi di idee – come dice il nostro Tabaro.

Inoltre, Cacciari nota come «i sindaci di quella parte politica hanno sempre dimostrato negli ultimi tempi di subire diktat dei loro poteri sovraordinati, la Regione, il governo. Con Zanonato e Zoggia noi abbiamo manifestato anche contro il governo Prodi. Non mi risulta che loro abbiano fatto lo stesso con Berlusconi.» Però avranno pur qualche vantaggio se fanno così… Chissà perché mi torna in mente Troia!

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Diario elettorale: Giovedì 18 giugno 2009 (+11/-3)

Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

per la cronaca ti devo dire che stasera c’è stata la grande esibizione di Gongolo con Biancanave e con Pisolo.

La Piazza della Repubblica era predisposta con un palco faraonico che l’invadeva per un terzo, così le seggiole, a parte le prime due file, erano schierate ai lati del cavallo che – almeno stavolta – è parso il vero protagonista della piazza. Il comizio in realtà è stato organizzato assieme ad uno spettacolo, un concerto della Fondazione Musicale Santa Cecilia, con tanto di pianoforte e cantanti solisti. Il repertorio è stato uno strazio, incentrato sul Carmina Burana di Carl Orff – una rivisitazione novecentesca di un testo profano medievale – che ebbe la prima in pieno nazismo, nel 1937.

Forse questa sera gli organizzatori politici sono stati superficiali, nella loro spregiudicatezza, anche nell’usare l’istituzione musicale cittadina, forse sono solo – come temo – ignoranti, resta il fatto che l’introduzione della cantata scenica è suonata come l’anticipazione delle possibili evoluzioni della fortuna dello psiconano Fròttolo, ormai preso dal vortice dei vizi privati organizzati senza la dovuta discrezione (vedi come nella Repubblica Ceca questo vortice sia diventato anche un fumetto con principale protagonista il loro ex premier Mirek Topolanek – v. link http://www.reflex.cz/Clanek36528.html).

fausto

Comunque, così recita l’introduzione dei Carmina Burana:

O Fortuna,
velut luna
statu variabilis,
semper crescis
aut decrescis;
vita detestabilis
nunc obdurat
et tunc curat
ludo mentis aciem,
egestatem,
potestatem
dissolvit ut glaciem.
(…)
Sors salutis
et virtutis
mihi nunc contraria,
est affectus
et defectus
semper in angaria.
Hac in hora
sine mora
corde pulsum tangite;
quod per sortem
sternit fortem,
mecum omnes plangite!

O Fortuna/ come la luna/ tu sei variabile,/ sempre cresci/ o decresci;/ la vita odiosa/ ora abbatte/ e ora conforta/ a turno le brame della mente,/ miseria/ e potenza/ dissolve come ghiaccio. (…) Le sorti di salute/ e di successo/ ora mi sono avverse,/ tormenti/ e privazioni/ sempre mi tormentano./ In quest’ora/ senza indugio/ risuonino le vostre corde;/ a caso/ ella abbatte il forte,/ piangete tutti con me!

Per completezza di cronaca, in piazza c’era meno gente del prevedibile, perché ai margini c’erano in realtà tanti curiosi di nani e ballerine. In quanto al contenuto dei discorsi non c’è stato – naturalmente – niente di nuovo, salvo la gaffe di Pisolo che ha definito Gongolo sprecato per Portogruaro… davanti ai portogruaresi pur plaudenti. Poveri noi.

Così, caro diario,  ho imparato una cosa nuova: non c’è niente di più ridicolo che uno spettacolo faraonico pensato da e per i nani.

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