La Città Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

Il traffico in centro è una cosa seria

3 maggio 2016
Pubblicato da Ermes Drigo

Analisi viabilistica CS 022016_01

L’elaborato ricevuto – Analisi viabilistica Comune di Portogruaro (VE), Monitoraggio dell’impatto viabilistico delle nuove modifiche alla viabilità del centro storico di Portogruaro, Febbraio 2016 – è composto da 38 facciate formato A4, in bianco e nero, da 8 allegati (5 riportano i rilievi dei flussi in linea, 1 le manovre ai nodi e 2 i flussi caricati ante intervento e post intervento) e una copia della presentazione fatta da AB&P Engineering s.r.l., ed è stato redatto, come recita il titolo, per capire l’impatto viabilistico a seguito delle modifiche alla viabilità nel centro storico di Portogruaro.

L’elaborato parte apparentemente con grandi obiettivi ma alla fine risulta carente e poco leggibile. Come si è visto è stato anche poco pubblicizzato e poco dibattuto dalla comunità. Capire l’impatto viabilistico in un centro storico a seguito di modifiche al traffico è un compito difficile, laborioso, che richiede mesi di studio ed analisi ed una serie di modelli raffiguranti gli scenari presenti e futuri così come è stato fatto dall’Amministrazione precedente con il Piano Generale del Traffico del maggio 2007. Un elaborato dunque di difficile lettura, in bianco e nero, poco pubblicizzato ed addirittura negato ai pochi che come me hanno fatto richiesta via e-mail al Comune senza neanche avere risposta. Un pessimo esempio di partecipazione su un tema che senza la partecipazione dei cittadini non troverà mai soluzione.

Fatta questa premessa, veniamo ai contenuti che ovviamente non possono che essere la logica conseguenza di quanto sopra scritto: limitati, imprecisi e non rispondenti all’obiettivo indicato dal titolo. Se si voleva dimostrare che con la nuova viabilità (riapertura della limitata zona a traffico limitato) il traffico in centro storico sarebbe aumentato allora lo scopo è stato raggiunto e peraltro non serviva pagare uno studio fatto da professionisti; se invece si voleva capire l’impatto viabilistico dato dalle modifiche al traffico allora questo documento è inutile. Un documento limitato, impreciso e alla fine inutile.

Limitato, perché il monitoraggio è stato limitato come tempi a 3 giorni (18, 19, 20 gennaio 2016) per valutare nelle 24 ore il numero di auto che hanno transitato su via Seminario e Via Valle e altri 3 giorni diversi (25, 26, 27 gennaio 2016) per valutare il traffico nelle tre porte di accesso al centro storico (San Giovanni, San Gottardo e Sant’Agnese). Riuscite a valutare l’impatto viabilistico contando le auto che transitano una sola volta per 6 giorni nello stesso periodo dell’anno? Io no, ma probabilmente sono un incapace.

Limitato, perché il monitoraggio è stato fatto in uno spazio limitato. Tre strade e tre porte di ingresso sono troppo poche per comprendere la complessità di un fenomeno così interdipendente come il traffico. Manca in somma la contestualità, la generalità e l’assiduità nella fase di analisi. Comprendo che il tempo sia stato limitato ma non mi pare corretto spacciare questi quattro dati come analisi dell’impatto viabilistico.

Limitato, perché individua un solo fattore da analizzare: il numero di auto che transitano. Se vogliamo valutare l’impatto viabilistico a seguito di modifiche del traffico dovremmo prima definire quali sono gli indicatori che useremo per definire l’impatto: il rumore, la qualità dell’aria, la qualità del paesaggio, il reddito delle attività presenti nell’area modificata, la facilità di parcheggio, la soddisfazione dei residenti, sono alcuni indicatori che avrebbero dovuto essere usati per comprendere un impatto viabilistico generale. Analizzare la quantità di auto che transitano e avere la presunzione di capire un impatto viabilistico non solo è sciocco ma soprattutto fuorviante.

Impreciso, perché è scritto nelle stese conclusioni dell’elaborato a pag. 37, dove testualmente si riporta:

“ E’ quindi ragionevole pensare, anche alla luce dei dati raccolti e delle simulazioni effettuate, (microsimulazioni della rete dalle 17,30 alle 18,30 pag. 31), che la proposta di riassetto dello schema circolatorio interno al centro storico abbia effetti generalizzati positivi [quali?] su tutti gli utenti [quali?] dell’area garantendo una migliore e più intuitiva accessibilità e uscita dal centro e una riduzione delle percorrenze.”

Concludere un lavoro scientifico con la dicitura “è quindi ragionevole pensare” mi pare irragionevole e non adatto, infatti personalmente mi è rimasto un ragionevole dubbio.

Inutile, infine, dire perché questo elaborato non può essere utilizzato per supportare e ancora di più giustificare una qualsiasi modifica della viabilità soprattutto in un’area cosi delicata come il centro storico di Portogruaro.

Se possono interessare i pochi dati riportati, eccoli:

– Transitano in corso Martiri in un’ora: ante 218, post 412;
– Velocità media della rete: ante 36 km/ora, post di 33 km/ora (orario riferimento 17.30, 18.30);
– Il “perditempo” si è alzato da 8,5 sec, prima, a 11,1 sec, dopo (orario riferimento 17.30, 18.30);
– L’asse nord/sud si percorre più velocemente: ante 166,60 sec, post 86,60 sec.

Filed under: | | No Comments

Lascia un commento