La Città Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

GIS a Portogruaro

6 gennaio 2016
Pubblicato da Ermes Drigo

In questa società infobesa (obesa di informazioni), le stesse informazioni vengono date in forte quantità per un periodo breve senza poi essere usate per risolvere i problemi che queste informazioni riportano. Le polveri sottili, le conseguenze e i possibili rimedi fanno parte di quanto sopra detto. Tante informazioni in poco tempo per poi, con la prima pioggia, dimenticare tutto. L’inquinamento atmosferico, come tutti gli eventi temporali, per essere compresi e dunque ipotizzare una soluzione, ha bisogno di essere rilevato, analizzato e riferito ad un luogo fisico con prove comparabili nel tempo.

Per fare ciò bisogna progettare ed attuare un GIS (Geographic Information System), che in Italia si chiama SIT (Sistema Informativo Territoriale). E’ intuibile che per risolvere qualsiasi tipo di inquinamento (aria, acqua, suolo) bisogna reperire alcuni indicatori dallo stesso luogo e compararli nel tempo e definire la tendenza.

Faccio un esempio: se voglio sapere l’andamento delle polveri sottili nel posto più trafficato di Portogruaro, devo fare dei rilievi della qualità dell’aria nel centro storico, elaborarli, compararli con gli stessi rilievi eseguiti sullo stesso luogo in tempi remoti e compararli per definire se le polveri sottili sono in aumento o diminuiscono e di conseguenza proporre delle azioni. Conoscere per comprendere, agire, verificare i risultati per poi eventualmente modificare l’azione se l’obiettivo non è stato raggiunto.

Il GIS non serve solo per valutare un fenomeno ambientale nel tempo ma può essere usato per valutare anche, in un’amministrazione pubblica, il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati (vedi punto SIT nella Città Solare). I GIS inoltre si distinguono per le caratteristiche che hanno, quasi sempre sono ambientali ma potrebbero essere anche economici, sociali, ecc. E’ fondamentale, per avere buoni risultati, definire quali indicatori usare, dove cercarli e con quale frequenza cercarli e dopo ovviamente  bisogna elaborarli correttamente.

Nella precedente Amministrazione comunale il Gruppo Rossoverde, in particolare con Ivo Simonella ed il sottoscritto, ha voluto ed ottenuto che i progetti sottoposti a valutazione impatto ambientale avessero come prescrizione la formazione di un GIS visibile nel sito del comune ed a spese del privato. Ad oggi dovrebbero essere in funzione un GIS per la SME (aria, rifiuti, energia e traffico), la Purina (aria, odori) e l’area East Gate (50 indicatori) ed un altro GIS non più funzionante ma riutilizzabile è quello dell’Area Ex Perfosfati (acqua, sottosuolo).

E’ fondamentale monitorare l’ambiente ed è oggi prioritario agire per adeguare ed implementare il GIS che già esiste perchè altri – in tempi non sospetti e senza tanto clamore elettorale – hanno preteso ed ottenuto.

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