La CittĂ  Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

Lo stile e la facciata

18 settembre 2014
Pubblicato da Adriano Zanon

Sulla vicenda della sponsorizzazione Zignago e certi commenti sui rossoverdi

Finalmente anche il blogger portogruarese Stefano Zanet dedica un po’ di attenzione ai rossoverdi che con sciatteria chiama prima “lista d’ispirazione ambientalista CittĂ  futura-Rosso Verde”, poi “Lista Rosso-Verde CittĂ  Futura”. Lo fa in occasione del voto in Consiglio comunale di lunedì 15 settembre sulla sponsorizzazione della Zignago Holding. Ma è meglio riassumere bene il fatto.

Primo. L’8 agosto la Giunta Comunale ha deliberato l’approvazione di una sponsorizzazione della Zignago Holding. Costei spenderà 122.344 euro (più Iva) per ridipingere entro il 2014 la facciata della Villa Comunale che compare come logo delle Cantine Santa Margherita, mentre il Comune concede per otto anni (1) di usufruire della Villa Comunale per eventi e di associare l’immagine aziendale ad una importante opera di valorizzazione, (2) di usufruire della sala del Caminetto per incontri e simposi aziendali, (3) di farsi pubblicità dell’intervento sulla Villa Comunale quando lo ritiene opportuno. In Giunta hanno votato a favore quattro assessori (Villotta, Daneluzzo, Drigo, Ret), mentre due membri erano assenti (Bertoncello e Bellotto).

Secondo. Il 15 settembre in Consiglio Comunale la delibera passa dopo un animato dibattito con il voto favorevole di tutti, ma con l’astensione della rossoverde Lucia Steccanella che ha dichiarato (testo tratto dal suddetto blog):

“Sono consapevole che questo periodo storico ed economico piĂą di sempre necessita della collaborazione tra cittadini ed istituzioni, tra pubblico e privato. Non sono mai stata e non lo sono neanche ora contraria al reciproco sostegno che virtuosamente si può realizzare in una relazione tra imprenditoria privata ed amministrazione pubblica. Non sono contraria quindi alla sponsorizzazione come metodo di recupero fondi soprattutto quando questi sono indispensabili alla realizzazione di opere finalizzate al mantenimento di importanti strutture pubbliche e come in questo caso (la ristrutturazione della facciata della Villa Comunale ndr.) di una struttura a servizio della cittadinanza. Sono contraria, invece, ad utilizzare luoghi pubblici, anche in cambio di denaro, per fare pubblicitĂ  ai prodotti di un’azienda come la Zignago Holding. La Zignago Holding – prosegue la consigliera Steccanella – ha costruito ed attivato un impianto a biomasse che, come ben mi ricordava il consigliere comunale Renzo Mazzon durante la commissione, rispetta tutta la normativa vigente nel campo delle energie rinnovabili. Peccato, però, che la legge può essere spesso rispettata pur eludendo il buon senso. La centrale di proprietĂ  della Zignago Holding non usa scarti di produzione come dovrebbe, ma brucia legname in una zona che non produce legname e quindi deve trasportarselo da altri luoghi aumentando il traffico e l’inquinamento. Aumenta gli effetti della combustione in una zona in cui qualcuno aveva persino pensato di vietare il falò dell’Epifania. Inoltre non è controllato da un idoneo sistema di monitoraggio. In effetti viene controllata solo l’aria nei dintorni dei luoghi della centrale dove è posizionata. PoichĂ© penso, non da oggi, che questa azienda non si stia comportando in modo rispettoso nei confronti dell’ambiente e delle persone, e non solo dei cittadini del comune in cui è stata costruita, non darò il mio voto favorevole a questa delibera.”

Figurarsi se poteva dire certe cose! Così, legittimamente, questa posizione è stata subito commentata dai consiglieri di minoranza Mascarin, Gradini (su cui torneremo) e Florean. Ognuno fa il suo mestiere. Come l’ha fatto il blogger di destra che ha chiuso così:

“A noi, però, non è sfuggito il fatto che l’assessore all’ambiente, Patrizia Daneluzzo, aveva precedentemente votato a favore di questa delibera in giunta. Ed entrambe fanno parte dello stesso gruppo: “Lista Rosso-Verde CittĂ  Futura”. Lascio a voi lettori tirare le opportune conclusioni.”

A noi invece, che non facciamo informazione (si fa per dire) come il blogger, ma politica, la posizione dei rossoverdi ci pare sia stata ancora una volta seria e responsabile, anzi nell’occasione l’unica tra tutte le forze politiche, di maggioranza e di minoranza. Intanto informiamo che la questione è stata discussa all’interno del nostro gruppo, se per caso si fosse pensato, non c’è stato nessuno scontro tra assessore e consigliere rossoverdi. Solo che ognuno fa il suo mestiere.

Non pretendiamo che tutti ci capiscano, ma chiediamo: (a) vista la situazione attuale, era possibile procurare un danno economico al Comune? (b) vista la netta vittoria della Zignago sull’esercizio della centrale a biomasse, era possibile aprire un’altra trincea su un terreno già perso? (c) visto l’oggetto, sarebbe stato più serio non partecipare al voto in Giunta? (d) vista la situazione di resistenza in cui ci troviamo (tutti) rispetto alla centrale a biomasse, sarebbe stato giusto far finta di niente e non dichiarare che ci fa schifo ma ingoiamo questo rospo?

Ecco, la differenza tra tanti protagonisti della politica, nazionale e locale, e noi, sta tutta qui. Noi sappiamo di vivere in una situazione piena di contraddizioni e facciamo di tutto per modificarla, anche vivendo le stesse contraddizioni sulla nostra pelle. Non pretendiamo né di aver ragione né di dettar legge, ma siamo contrari alla politica come pura testimonianza. Pensiamo che la nostra presenza in questa maggioranza sia stata utile, in molte se non tutte le occasioni, per spostare almeno un po’ la politica locale su posizioni e obiettivi che riteniamo giusti. E sappiamo mandar giù i rospi. Ogni rospo ci dà energie per una nuova battaglia.

Infine, sul consigliere Gradini. Anche qui, non pretendo certo che costui capisca la nostra strategia, ma visto che si è manifestato su di noi in generale e su Patrizia Daneluzzo in particolare come fossimo dei mercenari, gente senza principi e senza scrupoli, pur di raccattare qualche soldo e magari un futuro politico, devo dire che – incredibilmente – stavolta non mi è dispiaciuto. La sua carriera politica è sempre stata legata a formazioni che hanno fatto buon perno sulla carriera, sull’affare, sulla disinvoltura morale, così se ora dice certe cose forse ha fatto una profonda riflessione sui guasti di certi comportamenti e siamo lieti di averlo, almeno moralmente, dalla nostra parte. Certo non pretenda di far affari con noi. Siamo strani, siamo legati a certe manie, come l’ambiente, la legalitĂ , i diritti di tutti gli esseri viventi, e tutto sommato non ci preoccupa veramente la carriera politica individuale. Insomma, anche nel suo nuovo corso, stia sempre un po’ alla larga da noi.

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