La Città Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

Un mese di cattivi pensieri – Ottobre 2011

25 ottobre 2011
Pubblicato da Ermes Drigo
Un brutto mese…

Martedì 11 ottobre. Portogruaro. Ho assistito ad un incontro per il prossimo PAT. Giusti gli obiettivi, proposte zero. Voto 5.

Mi ripeto: il PAT deve permettere la qualità della vita dei propri residenti, favorire il diritto di abitare, prevedere il contenimento dei volumi (cubi) e spronare alla costruzione di  una edilizia efficiente. In altre parole, il PAT di Portogruaro deve essere “sostenibileâ€. Deve favorire il  minor consumo di energia, il minor transito dei mezzi privati, la minor produzione di rifiuti, il minor consumo di acqua e – soprattutto – lo stop al consumo del suolo. Per ottenere tutto ciò bisogna innanzitutto immettere nel mercato gli appartamenti vuoti, calmierare i prezzi degli immobili in vendita ed in affitto, recuperare gli edifici esistenti, completare la edificazione dove già esistono le infrastrutture, edificare i volumi già previsti nel PRG e attuare, completandoli, tutti i piani attuativi (PUA,Pdl, PIP e simili) in corso o da iniziare; solo dopo potremmo discutere su eventuali nuove aree edificabili. Semplice.

Mercoledì 12 ottobre. Al distretto sanitario di Caorle, garze e siringhe col contagocce. Troppi disservizi al Distretto sanitario, così il sindaco di Caorle scrive una lettera al direttore generale dell’Asl 10 per richiamare l’attenzione sui problemi della struttura. Il problema lamentato da numerosi caorlotti e turisti è quello dell’assenza di adeguate attrezzature mediche e di ausili medico-sanitari all’interno del Punto di Primo Intervento. Scarseggiano, insomma, provette, siringhe, garze, tutori. Altro che nuovo ospedale. Ci stanno rubando la sanità pubblica. BASTA! Andate a casa se non siete in grado di far funzionare i servizi. Male, voto 1-.

Giovedì 13 ottobre. Portogruaro. Pendolari esasperati: convogli “spariti” per oltre due ore. Per tutti i pendolari che domenica si trovavano nella stazione di Portogruaro è stato un pomeriggio da incubo. «Per due ore – ha riferito Denis Marson di Noventa di Piave, addetto alla sicurezza per un’agenzia che opera tra Portogruaro, Jesolo e Venezia – non è più partito alcun treno. La biglietteria della stazione è stata chiusa, nessuno era in grado di darci informazioni. C’è chi diceva che i ritardi erano dovuti ad un incendio, chi a un suicidio, chi ancora a proteste degli studenti sui binari. Alle 19.30 – ha aggiunto – c’erano 50 persone in fila alla biglietteria automatica che ad un centro punto è andata in tilt e non erogava più il resto. L’unico sistema di pagamento possibile era la carta di credito. Altro che alta velocità. Velocità zero, anzi treni zero. BASTA! Andate a casa se non siete in grado di far funzionare i servizi. Male, voto 1-.

Venerdì 14 ottobre. Portogruaro. Unico ospedale super-specializzato. Il presidente dell’assemblea dei sindaci Tamai è favorevole ad un unico ospedale e a due servizi di Pronto Soccorso a Portogruaro e San Donà. L’assessore regionale Stival dichiara che al momento mancano i soldi anche per i progetti. Insomma l’ospedale unico è al verde. Anzi, siamo un paese al verde, ma chi ci amministra pensa sempre alle grandi opere. E intanto mancano le garze. Inoltre, pensare di ridurre l’ospedale di Portogruaro ad un pronto soccorso mi pare deprimente. Male, ancora 1-.

Venerdì 14 ottobre. Portogruaro. La Pansac ha pagato tutti, tranne i lavoratori di Portogruaro. Ci avevano garantito – ha detto Camuccio – che questi soldi sarebbero stati versati il 10 ottobre, ma ad oggi i lavoratori non hanno visto il becco di un quattrino. Ci chiediamo com’è possibile che tutti i lavoratori del gruppo abbiano ricevuto i propri stipendi e i lavoratori di Portogruaro siano gli unici a non essere stati pagati. È una vergogna. L’aggravante di questa situazione sta nel fatto che i lavoratori da quattro mesi non percepiscono lo stipendio e sono ormai alla disperazione. Probabilmente, per essere un importante imprenditore italiano bisogna anche essere presidente di una società di calcio. Basta con i ladri, pagate i lavoratori! Male, 1-.

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