La Città Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

Diario elettorale: Martedì 30 marzo 2010 (+1)

30 marzo 2010
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

non ho dormito niente. Come quella volta che dovevo correre il mondiale a Lugano, nel 1953, e la notte prima dello Stelvio, al Giro dello stesso anno. Ho passato tutta la notte a studiare mentalmente cosa doveva succedere nell’aritmetica delle elezioni comunali per andare al ballottaggio, e l’anatra zoppa mi zampettava continuamente davanti, appena oltre la cortina dei numeri.

Poi verso le cinque del pomeriggio, il primo seggio di Portogruaro, quello più centrale e di destra, dove Rambuschi cav. Pietro raccoglie tutta la sua gloria, coltivata con chilometri giornalieri fatti a piedi tra il liston, via Spalti dove abita e via Valle, dove probabilmente entra in quasi tutte le case come un vecchio parrocco di campagna, qui – dove il miglior presidente di seggio che io abbia mai conosciuto, l’avvocato Clara Anzolin ha raccolto in poco più di un’ora dalla chiusura del seggio i primi dati – ho avuto un moto di speranza da questo confronto:

Zaia 337
Tabaro 317 (-20)

Bortolussi 116
Bertoncello 151 (+35)

Ma se Toni ha preso 35 voti in più e l’altro ne ha persi solo 20, gli altri 15 da dove vengono? Era perlomeno chiaro che lì, al seggio 1, gli outsiders non avevano quasi preso voti, visto che i votanti tra regionali e comunali erano quasi uguali. Ed era anche chiaro che eravamo in un seggio tutt’altro che standard, visto che il rapporto era passato sì da 2,90 a 2,10 ma che era comunque catastrofico. Era come tentar di capire l’esito di una corsa con cinque colli dal primo chilometro di salita. Dovevo avere altri dati, cifre statistiche più significative per sperare nel ballottaggio.

Poi, caro diario, la mia mente è entrata in un trans agonistico assoluto. Ne sono uscito lentamente, come lo spoglio di tutto il comune di Portogruaro che è sempre uno dei più lenti della provincia e oltre, e quando ero ben sveglio ero già così:

Caro diario, abbiamo vinto, abbiamo vinto al primo turno, senza ballottaggio. Ho una felicità interiore che non riesco a trasferirti lucidamente e mi devi perdonare. Tra un po’ sarò ancora peggio, perché un mio compagno di squadra mi ha indicato la cosa da farsi, nunc est bibendum, mi ha detto. Ci ritroviamo domani. Sarò lucidissimo.

Filed under: | | No Comments

Lascia un commento