Il periodico rossoverde per Portogruaro – n. 18, ottobre 2011
26 ottobre 2011E’ in distribuzione il n. 18 di LCF, dedicato a temi dell’attualità politica.
L’editoriale di Ermes Drigo, già anticipato su questo sito fin dal 20 agosto, precisa in poche righe la posizione della Bicicletta sul PAT, il Piano di Assetto del Territorio, in discussione in Consiglio comunale e oggetto di dibattito coi cittadini con una serie d’incontri avvenuti in queste settimane. “Oggi sappiamo esattamente cosa non bisogna fare”, scrive il direttore. “Non si prevedano nuove aree edificabili fino a ché non si sia completato il piano esistente”.
A pagina 2, Matteo Civiero ci spiega (in 4mila battute!) il problema più grosso del nostro paese, il debito pubblico. Ma, dice, di fatto non c’è niente da fare nel quadro di riferimento attuale, è questo che bisogna cambiare prima di tutto. E se proprio vogliamo fare subito qualcosa di serio, possiamo leggere la proposta accanto…
Pagina 3 ospita infatti la contromanovra di Sbilanciamoci!. Vanno bene 60 miliardi di euro, ma 30 sono da reinvestire subito nella green economy, nelle piccole opere pubbliche, nella ricerca e nell’innovazione.
A pagina 4, le rubriche. Un mese di cattivi pensieri ha infine uniformato il voto che nello scorso numero era il minimo: 1-. Ed al suo interno Ermes Drigo ribadisce il punto focale del PAT: “Edificare i volumi già previsti nel PRG e attuare, completandoli, tutti i piani attuativi. (…) Semplice.”
Nelle pagine 5-6 si riporta l’intervento di Ivo Simonella all’incontro della maggioranza del 20 settembre. Tocca i problemi di funzionamento della squadra, con i ruoli (consiglieri delegati, deleghe) da rivedere, della partecipazione da ribadire, delle priorità da reimpostare. Come? “Sì, politica del fare, ma non più grandi opere. Piuttosto, tanti piccoli interventi che puntino a migliorare la città nell’ottica di privilegiare l’utenza debole in ogni settore.”
Nelle pagine 7-8 si riporta l’intervento allo stesso incontro di Patrizia Daneluzzo. L’oggetto è lo stesso, gli obiettivi anche, non poteva essere diversamente, ma Patrizia mette in luce il progetto “Città Solare” come modello d’intervento in quest’epoca di crisi e d’impossibilità di spesa. “Piccoli e grandi progetti che non richiedano di costruire alcunché. La base di questo approccio deve essere il contatto costante con il cittadino e forme di fare più soft.”
Ricordiamo sempre che il giornale si può scaricare in formato pdf e che i principali articoli si possono leggere e commentare su questo sito.