Diario elettorale: Sabato 6 marzo 2010 (-22)
6 marzo 2010Caro diario,
la questione del decreto interpretativo, in mezzo ad una corsa elettorale così scadente, ha messo in luce il lato peggiore della maggioranza e del governo nazionale ed in particolare di alcuni ministri. E’ emerso facilmente lo squadrismo malcelato di Ignazio La Russa (“Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto” – Ansa, 3 marzo 2010, 8.34), è emersa anche la penosa inautenticitĂ di Roberto Maroni, uno che racconta le bugie agli italiani perchĂ© questi lo convincano con i voti che lui è una persona autentica e non un autentico imbroglione che racconta le bugie innanzitutto a se stesso (“Il governo si è limitato a dire quale è la interpretazione corretta da dare alle norme vigenti.” – Il Giornale, 5 marzo 2010).
Mi limito a questi due, sono già troppo triste. In questa situazione cercavo in me stesso il pensiero dominante del momento. Mi è tornato naturale pensare a Giacomo Leopardi che ebbe a scrivere anche questo:
“Se noi dobbiamo risvegliarci una volta, e riprendere lo spirito di nazione, il primo nostro moto dev’essere, non la superbia né la stima delle nostre cose presenti, ma la vergogna. E questa ci deve spronare a cangiare strada del tutto, e rinnovellare ogni cosa. Senza ciò non faremo mai nulla.” (Zibaldone, 25 marzo 1821)
Ecco il mio sentimento dominante attuale: la vergogna. La mia dev’essere una sorta d’espiazione. Qualcuno deve pur patire sul serio in mezzo a tanta falsità .