Diario elettorale: Venerdì 5 marzo 2010 (-23)
5 marzo 2010Caro diario,
gara sempre liscia, sul terreno piatto. Si corre dentro una strana atmosfera. Forse mancano i soldi, anche gli sponsor più avidi e determinati si stufano di buttare via il soldi (e pare che la precedente corsa di Tabaro sia costata come quella di un Barack Obama).
Più che un’atmosfera è un plasma, in senso fisico o biologico, uno stato della materia che è gran conduttore e dove le particelle trasportate sono i comunicati stampa. E’ la rete ed al momento si opera soprattutto qui. Naturalmente per la goduria di Gianfranco Battiston, che ha il miglior sito portogruarese d’informazione. Aspettiamo dunque la prossima settimana, coi primi confronti diretti.
Nel frattempo ti segnalo che il nostro compaesano Carlin Petrini, il presidente dello Slow Food, è superincazzato (lui sempre così scientemente bradiposo) per la questione di Amflora. Chi è costei? No, non è l’ultima massaggiatrice del Banana o del Batman-Padrepio della protezione civile, è la patata della Basf, la patata OGM, quella piena di amidi, progettata per produrre cellulosa per la carta, ma ora promossa dalla commissione europea che autorizza i sottoprodotti della lavorazione per l’alimentazione animale, quindi a cascata anche per noi umani.
L’argomento è importante e complicato, ci torneremo sopra, resta il fatto che sembra che anche la Chiesa cattolica sia favorevole. Questi signori ogni giorno ci ricordano la Verità che è stata scritta una volta per tutte e che viene propalata solo da loro, ma si dimenticano alcuni brani, pur iniziali, come questo:
Dio disse: “La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie”. E così avvenne. (Genesi 1, 11)
Pensa, caro diario, mentre io mi godevo da matti il coniglio con le patate della mia nonna, la nostra progenie mangerà forse qualcosa che avrà due colori e consistenze, forse, ma sostanzialmente lo stesso gusto, perché tutto sarà continuamente riciclato nella nuova catena alimentare.
Qualcuno pensa che sul breve ci salverà il nostro paladino locale! Sì, proprio lui, Luca Zaia, che è sì candidato a governare la regione veneta ma che ha affermato che “finché ci sarò io al ministero dell’Agricoltura gli Ogm in Italia non varcheranno il confine nazionale.” (la Repubblica, 3 marzo, p. 14).
Qui i casi son due: o Brillantina non crede di essere eletto in Veneto o ci sta prendendo per il culo. Io non ho dubbi. Con due purtroppo.
Caro Gino,
la Chiesa, che tu conosci senz’altro meglio di me, a volte sembra esser volutamente contraddittoria, come sul caso degli Ogm. Se avesse sempre la linea tenuta in occasione del decreto interpretativo sarebbe sempre in corsa a fianco a noi, anche se con una sua squadra autonoma.
Invece, la squadra di Tabaro si muove con una logica (non ho altre parole disponibili al momento) che mi è sempre più chiara perché riproduce un modello in alto a quella cordata e per il quale mi viene in mente solo il concetto d’inautenticità.
Su questo ci tornerò senz’altro, ormai il mio diario me lo chiede.
Ciao.
Il tuo amico in bici
Fausto
Caro Fausto
non so se è più confusa la squadra di Tabaro sulla tattica da porre in essere nel finale o se la Chiesa sulla questione OGM, fame nel mondo e decreto interpretativo. Del resto il nostro paese sta diventando un Porto delle Nebbie, chissà che prima o poi un transatlantico faccia un gran disastro sulla banchina. Speriamo solo di esserci a raccontarlo il giorno dopo…