Diario elettorale: Venerdì 19 giugno 2009 (+12/-2)
19 giugno 2009Caro diario,
siamo sul rettilineo opposto, manca solo l’ultima curva, quindi ci siamo.
A proposito delle inchieste e delle foto del puttanaio del psiconano Fròttolo, vale la pena riportare la definizione del protagonista data dall’elefante Giuliano Ferrara (almeno uno col cervello grosso c’è) su Il Foglio del 12 giugno:
L’anziano politico, l’imprenditore al culmine del successo pubblico e privato, l’uomo del casting, il mentore – appunto – che affolla le feste di bella gioventù e seleziona con brio leporellesco, senza tante ambizioni ma senza tutto quel risvolto di genitalità che ci vedono i suoi denigratori bacchettoni e molto, molto ipocriti: ecco qualcosa che le sottoculture non riusciranno mai a capire. E mi dispiace.
Mentore lo chiama, mutuando il concetto da James Hillman, psicoanalista junghiano. Pare, tuttavia, ignorare (normale nell’area) che Mentore è il nome del personaggio omerico a cui Ulisse affida il piccolo Telemaco prima di partire per la guerra di Troia. Invece, il psiconano pare più Ulisse che Mentore, un Ulisse che non lascia mai Troia però – anzi, che trasforma tutto in Troia.
Sul piano locale, invece, Gongolo e Biancanave anche dal palco, ieri sera, hanno confermato di essere della stessa pasta: parlano a slogan e parlano contro. E’ un tecnica elettorale? No. Come ben sintetizza oggi sulla Nuova Venezia il sindaco di Venezia Massimo Cacciari: «Non c’è gara tra Zoggia e Zaccariotto. Davide ha governato bene, il sindaco di San Donà non conosce il territorio, non ha un programma se non ideologie generali.» Niente programmi concreti, ma programmi di idee – come dice il nostro Tabaro.
Inoltre, Cacciari nota come «i sindaci di quella parte politica hanno sempre dimostrato negli ultimi tempi di subire diktat dei loro poteri sovraordinati, la Regione, il governo. Con Zanonato e Zoggia noi abbiamo manifestato anche contro il governo Prodi. Non mi risulta che loro abbiano fatto lo stesso con Berlusconi.» Però avranno pur qualche vantaggio se fanno così… Chissà perché mi torna in mente Troia!