SIMONELLA IVO
26 maggio 200951 anni, dottore forestale.
Nato a Portogruaro il 7 aprile 1958, ho sempre abitato a Porto, anche se il periodo più bello l’ho trascorso a Padova, da studente universitario. Nel 1983 mi sono infatti laureato in Scienze Forestali, dando concretezza alla mia passione per la natura.
Vincitore di concorso nel Corpo Forestale dello Stato, sono stato escluso in quanto obiettore di coscienza.
Fortunatamente ho avuto subito l’opportunità di diventare insegnante di Scuola Media, carriera che ho concluso nel 1998.
Precedentemente, nel 1979, ero stato tra i fondatori delle Sezione WWF di Portogruaro. Al WWF ho dedicato molto dei miei interessi, facendo nascere anche l’Oasi del Bosco di Alvisopoli e il suo Centro di Educazione Ambientale, e ricoprendo anche la carica di presidente regionale.
Nel 1998, dopo un periodo di oltre dieci anni passato come insegnante di ruolo, ma senza cattedra, ho partecipato ad un bando di mobilità ed ho cambiato completamente tipo di lavoro, passando all’INPS, dove tuttora lavoro in part-time.
Il tempo lavoro rimanente lo dedico alla libera professione, sono infatti rappresentante legale della G.Eco. sas Gestione Ecosistemi, e mi occupo di consulenze naturalistiche e forestali e di Valutazioni di Impatto e di Incidenza Ambientali.
Ho anche pubblicato alcuni libri, un paio come autore principale (Il parco della Villa Comunale di Portogruaro e Atlante degli Ambiti di Interesse Naturalistico della Provincia di Venezia), altri come coautore (Il parco dei fiumi Lemene Reghena e dei laghi di Cinto, Le lagune del Veneto Orientale, La foce del Tagliamento).
Nel 2004 ho pensato di provare a “sporcarmi le mani” lasciando il WWF e accettando di diventare promotore a livello comunale di una lista rossoverde nata sull’onda della battaglia civile condotta contro la prevista installazione di una centrale termoelettrica a Lugugnana. I risultati elettorali hanno permesso alla lista di entrare in Consiglio Comunale e a me di diventare Assessore all’ambiente (ma anche all’Amministrazione condivisa, alla Qualità urbana, alla Protezione civile, alle Iniziative di pace).
In questi cinque anni l’impegno che ho profuso è stato notevole, attivando tutta una serie di iniziative, come Vivere con Stile, il Forum Ambiente, lo Sportello Energia, la piantumazione di oltre 2000 alberi, il progetto di bilancio partecipato che ha fatto nascere “Spaziosamente Giovani”, e tante altre ancora, che hanno fatto di Portogruaro un comune virtuoso dal punto di vista ambientale, con un risultato su tutti: il passaggio della percentuale di raccolta differenziata dal 23 al 78 %, legato all’avvio della raccolta porta a porta.
Ho lavorato pensando che all’azione politica si debba sempre affiancare l’esempio:abbiamo sostituito l’acqua in bottiglia con quella di rubinetto nelle mense scolastiche? Anche in Giunta e in Consiglio si beve solo acqua di rubinetto; chiediamo di usare la carta riciclata? il Comune la impiega per tutte le sue pubblicazioni; pensiamo che sia giusto ricorrere a combustibili meno inquinanti? Abbiamo convertito le auto del comune a GPL; si deve differenziare la plastica? Il Comune acquista per le sue aree verdi attrezzature in plastica riciclata, ecc.
Sono sposato con Alessandra ed ho un figlio di 12 anni, Iacopo, che ama molto praticare il basket.
Uso molto la bicicletta e il treno per i miei spostamenti, e quando non posso proprio fare a meno dell’auto, prima cerco un passaggio (così almeno ci si sposta in due con una sola macchina) poi ricorro alla mia auto a metano.
Sono anche orgoglioso che il mio papà fosse un partigiano.
Perché ti candidi? Perché come Assessore penso di aver dimostrato di saper lavorare bene per la mia città e perché credo di poter dare ancora molto, soprattutto per affrontare quei temi, non molti in realtà , che sono ancora da sviluppare, come la mobilità sostenibile e il consumo dei suoli. Il mio impegno sarà rivolto soprattutto a fare in modo che il nuovo piano regolatore (PAT) non preveda nuove urbanizzazioni in centro e salvaguardi il territorio agricolo, che nelle opere pubbliche comunali si rovesci il concetto di mobilità , dando priorità assoluta agli interventi per l’utenza debole (marciapiedi e piste ciclabili) anziché a quelli per le auto, che si mitighino e compensino, dal punto di vista ambientale, i progetti vecchi e nuovi più impattanti (terza corsia A4, tangenziale, area PIP Noiari). Senza dimenticare la necessità di continuare a porre in essere interventi tipo quelli di viale Isonzo, alberando tutti i principali viali di accesso alla città e alle frazioni.