La Città Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

Chiediamo i numeri sull’ambiente e sulla salute

31 gennaio 2016
Pubblicato da La Città Futura

LCF 2015 La Città Solare

Nel nostro programma per le amministrative del 2015 avevamo cercato di dare visibilità ad alcuni temi che da sempre hanno contraddistinto la Lista Rossoverde La Città Futura. Oggi ci pare che l’ambiente ed il territorio siano diventati ancor di più oggetto di forte discussione e di maggiore sensibilità per molta parte dei cittadini, rendendo attualissimo un punto del nostro progetto della Città Solare.

Alla voce Territorio, il metodo che avevamo prospettato partiva dal progettare e gestire un sistema informativo territoriale (SIT) per conoscere l’ambiente, gestire le criticità, ipotizzare le soluzioni e verificare i risultati. E fra le varie azioni veniva previsto di:

  • Mettere in rete i monitoraggi esistenti.
  • Aumentare il numero e la qualità dei monitoraggi.
  • Adottare un registro delle malattie più comuni del territorio.

Il Comune di Portogruaro, grazie al lavoro svolto da Ivo Simonella ed Ermes Drigo, aveva infatti dato avvio ancora nel 2008 alla progettazione e realizzazione del SIT tramite un sistema di monitoraggi gestito da uno Studio professionale esterno i cui dati si trovano presenti sul sito del Comune ed a cui possono aver accesso tutti i cittadini. Ma nel corso degli anni, con la riduzione della spesa municipale anche l’assessorato all’Ambiente si è visto ridurre e ridimensionare notevolmente le capacità di spesa e d’intervento ed i monitoraggi si sono ridotti. Così sono rimasti attivi fino a luglio 2015 quelli relativi alla qualità dell’aria, mentre risultano tuttora aggiornati solo i dati sul rilevamento dei campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza, presenti con punti fissi di rilevazione su tutti i plessi scolastici del territorio.

Notiamo dunque, ma con una certa preoccupazione, che da quando si è insediata la Giunta Senatore il monitoraggio sulla qualità dell’aria condotto dallo Studio esterno risulta cessato e che resta attivo il solo monitoraggio Arpav, che alle volte è oggetto di interruzioni e con la postazione mobile che risulta posizionata nell’Area East Gate.

Noi riteniamo che oggi sia importante riavviare il monitoraggio sulla qualità dell’aria in centro storico, in modo che ci siano nuovi dati comparabili con i rilievi effettuati prima dell’apertura delle torri al traffico automobilistico, oltre che sull’asse viario di Viale Trieste-Viale Matteotti, che risulta ora maggiormente trafficato.

Ma ci piacerebbe anche che la nuova Amministrazione comunicasse ai cittadini cosa intende fare a riguardo delle politiche ambientali per il nostro territorio, quali sono e saranno le sue priorità e se intende, visto l’allentamento del Patto di Stabilità, dare nuove risorse ed energie – anche se dovesse valorizzare ciò che di buono ed utile era stato fatto in precedenza – e in funzione di una corretta tutela della salute dei propri cittadini, ampliando e mettendo quindi in rete i monitoraggi territoriali, in particolar modo quelli nei punti critici e sensibili, che certo non mancano, quali gli impianti di biomassa ed il centro storico.

Questo per le prime due azioni. Mentre sul terzo punto noi concordiamo con la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle di Portogruaro sulla sensibilizzazione di cui deve farsi promotore il Comune nei confronti dell’Ulss 10 per l’adozione del Registro Tumori, per la quale abbiamo partecipato con la raccolta di firme promossa da un’Associazione attiva sul territorio.

E invitiamo dunque il Sindaco Senatore, forte del dichiarato filo diretto, anzi privilegiato, che sta intrattenendo con la Regione Veneto e con il direttore generale dell’Ulss 10 Bramezza, all’iniziativa presso la nostra Ulss di riferimento per coprire un tassello importante nei monitoraggi di cui oggi il Veneto è parzialmente carente.

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GIS a Portogruaro

6 gennaio 2016
Pubblicato da Ermes Drigo

In questa società infobesa (obesa di informazioni), le stesse informazioni vengono date in forte quantità per un periodo breve senza poi essere usate per risolvere i problemi che queste informazioni riportano. Le polveri sottili, le conseguenze e i possibili rimedi fanno parte di quanto sopra detto. Tante informazioni in poco tempo per poi, con la prima pioggia, dimenticare tutto. L’inquinamento atmosferico, come tutti gli eventi temporali, per essere compresi e dunque ipotizzare una soluzione, ha bisogno di essere rilevato, analizzato e riferito ad un luogo fisico con prove comparabili nel tempo.

Per fare ciò bisogna progettare ed attuare un GIS (Geographic Information System), che in Italia si chiama SIT (Sistema Informativo Territoriale). E’ intuibile che per risolvere qualsiasi tipo di inquinamento (aria, acqua, suolo) bisogna reperire alcuni indicatori dallo stesso luogo e compararli nel tempo e definire la tendenza.

Faccio un esempio: se voglio sapere l’andamento delle polveri sottili nel posto più trafficato di Portogruaro, devo fare dei rilievi della qualità dell’aria nel centro storico, elaborarli, compararli con gli stessi rilievi eseguiti sullo stesso luogo in tempi remoti e compararli per definire se le polveri sottili sono in aumento o diminuiscono e di conseguenza proporre delle azioni. Conoscere per comprendere, agire, verificare i risultati per poi eventualmente modificare l’azione se l’obiettivo non è stato raggiunto.

Il GIS non serve solo per valutare un fenomeno ambientale nel tempo ma può essere usato per valutare anche, in un’amministrazione pubblica, il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati (vedi punto SIT nella Città Solare). I GIS inoltre si distinguono per le caratteristiche che hanno, quasi sempre sono ambientali ma potrebbero essere anche economici, sociali, ecc. E’ fondamentale, per avere buoni risultati, definire quali indicatori usare, dove cercarli e con quale frequenza cercarli e dopo ovviamente  bisogna elaborarli correttamente.

Nella precedente Amministrazione comunale il Gruppo Rossoverde, in particolare con Ivo Simonella ed il sottoscritto, ha voluto ed ottenuto che i progetti sottoposti a valutazione impatto ambientale avessero come prescrizione la formazione di un GIS visibile nel sito del comune ed a spese del privato. Ad oggi dovrebbero essere in funzione un GIS per la SME (aria, rifiuti, energia e traffico), la Purina (aria, odori) e l’area East Gate (50 indicatori) ed un altro GIS non più funzionante ma riutilizzabile è quello dell’Area Ex Perfosfati (acqua, sottosuolo).

E’ fondamentale monitorare l’ambiente ed è oggi prioritario agire per adeguare ed implementare il GIS che già esiste perchè altri – in tempi non sospetti e senza tanto clamore elettorale – hanno preteso ed ottenuto.

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Buon 2016!

1 gennaio 2016
Pubblicato da La Città Futura

La Città Futura, novembre 2015 - Contro il parcheggio di via Valle

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La nostra città futura

Pubblicato da La Città Futura

Torniamo dopo quasi sei mesi di oscuramento e con il recupero parziale dell’archivio e della funzionalità di questo sito nato nel 2009.

Sono passati sei mesi per molti versi importanti per la comunità di Portogruaro. Dopo oltre vent’anni di amministrazioni di centrosinistra e dentro una crisi economica, sociale, morale, lunga più della seconda guerra mondiale, per la convergenza di molteplici fattori siamo usciti dalle elezioni di metà 2015 con una maggioranza che ha già ribadito con abbondanza i soliti schemi delle destre, da quelli storici a quelli più recenti. Per questo non ci meravigliano né la mancanza di una strategia dichiarata, ovvero l’improvvisazione, né il cinismo, ben dimostrati nella gestione estiva dei profughi o nella modifica della viabilità nel centro storico, nella linea verso la città metropolitana o nell’interruzione del servizio del giudice di pace. Anzi. Pensiamo piuttosto che questo sia stato solo l’inizio, pur tanto penoso.

Ma se – viste le premesse – siamo pronti al peggio, non per questo siamo solo pessimisti, realisti sì, ma non catastrofisti e neppure solo in difesa. La maggioranza locale, come le destre nazionali, anzi come tutte le organizzazioni politiche nazionali, sono dentro un processo di metamorfosi che non si sa a cosa approderà. In particolare, nelle destre portogruaresi, la mancanza di leadeadership e di idee rafforza la necessità di agganci esterni, da ciò la pesante subordinazione della Giunta Senatore alla linea Zaia. Ma i tempi della propaganda pura e di facciata sono finiti. Per avere reali consensi da buona parte della comunità e non solo da alcuni piccoli segmenti sociali ed economici, non basterà d’ora in avanti avere l’appoggio di gruppetti consiliari che cercheranno a loro volta di far leva sulla gestione del potere amministrativo. Nessuna forza politica portogruarese potrà infatti ignorare i nodi reali, strutturali, che andranno affrontati e tagliati con azioni forti e condivise, quindi con una dialettica pubblica, che è l’opposto di quanto intravvisto in questi ultimi mesi.

Su questioni come la crisi ambientale globale, quindi anche locale, l’inquinamento atmosferico della pianura padana, quindi anche locale, il rischio idraulico locale, del tutto attuale, la caduta di alcuni servizi come quello sanitario, quello dei trasporti pubblici, sulla necessità di integrazione e solidarietà tra le parti sociali in una prospettiva di costruzione della pace e non del mantenimento dello stato di guerra che perdura ormai da un secolo, sulla fondamentale necessità di ripensare le relazioni e i comportamenti individuali dell’attuale società dei consumi, su tali questioni noi rossoverdi abbiamo detto e abbiamo ancora qualcosa da dire.

Così, all’inizio di novembre abbiamo condotto un battaglia contro il parcheggio di via Valle deliberato dalla Giunta Senatore. Una violenza al poco verde rimasto dentro il sito urbano del nostro capoluogo. Abbiamo raccolto, insieme ad altri, oltre mille firme contro questo parcheggio e manterremo viva la nostra iniziativa.

Poi abbiamo lavorato per spiegare a tutti i cittadini portogruaresi ed oltre il ruolo e l’importanza del mantenimento ed anzi del rafforzamento del Giudice di Pace. Con la votazione a maggioranza del Consiglio comunale del 28 dicembre ora sappiamo che lo abbiamo temporaneamente perso, ma non la consideriamo di certo una battaglia finita qui.

Adesso sappiamo invece che riprenderemo tutto il nostro discorso anche con l’aiuto di questo sito o di uno nuovo e con altre forme che valuteremo insieme. Sì, insieme, perché abbiamo sempre più bisogno di allargare la partecipazione e l’iniziativa. Chi ci conosce almeno un po’ sa che siamo intransigenti sui principi di uguaglianza, laicità e solidarietà, ma che pensiamo la partecipazione come passione e gioia, per uno stile di vita attuale e necessario per costruire e vivere la città futura.

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Archivio di Fausto Coppi

31 dicembre 2015
Pubblicato da Adriano Zanon

Questa pagina contiene i seguenti materiali:

1 luglio 2009:   Lettera di Gastone Nencini
10 luglio 2009: Lettera di Fiorenzo Magni
18 luglio 2009: Lettera di Jacques Anquetil
27 luglio 2009: Lettera di Eddy Merckx
1 agosto 2009: Lettera di Marco Pantani
15 settembre 2009: Intervista a Fausto Coppi (prima parte)
20 settembre 2009: Intervista a Fausto Coppi (seconda parte)

15 settembre 2019: Intervista a Fausto Coppi (terza parte)(wip)

2 gennaio 2020: Intervista a Fausto Coppi (quarta parte)(wip) 

 

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La bicicletta rimane in pista

15 luglio 2015
Pubblicato da La Città Futura

Ad un mese dal ballottaggio e con la prima seduta del Consiglio Comunale siamo entrati in una nuova fase della vita politica portogruarese, una fase densa di novità ma secondo noi soprattutto di rischi. La vittoria di Maria Teresa Senatore, frutto della raccolta di consensi organizzati attorno ad interessi di vario tipo, ma senza un vero progetto per il futuro della città e della comunità, lascerà ben presto sorpresi e delusi molti cittadini che hanno dato il loro voto contro, piuttosto che per qualcosa.

Noi rossoverdi abbiamo analizzato il voto che contiene anche il nostro deludente risultato elettorale. Conosciamo bene i nostri limiti attuali, confermati anche dal voto dopo una campagna elettorale peraltro affrontata con mezzi risicati e senza strappi propagandistici. Ma sappiamo che anche stavolta abbiamo seminato molto di più di quanto abbiamo raccolto e che il contenuto dei nostri progetti non verrà cancellato tanto facilmente dall’agenda politica portogruarese.

Ora siamo senza alcun consigliere comunale, ruolo che non possiamo ovviamente delegare a chi è stato eletto in un’altra lista, seppur alleata nelle ultime elezioni, ma non staremo in riva al Lemene in attesa del cadavere del nemico. Abbiamo già avuto in questi mesi l’inserimento e l’avvicinamento di nuove forze, di giovani leve determinate a continuare e rinnovare la nostra battaglia. Con la calma e la determinazione necessarie ci daremo la forma e gli strumenti per essere più presenti ed attivi, aperti ed inclusivi, critici e liberi.

Noi rossoverdi non abbiamo niente da perdere e lavoriamo sempre nella comunità. Perciò sapremo rinnovare le nostre energie, sia fuori che in relazione a quanto accade nel Consiglio Comunale, pronti ad ogni momento di partecipazione civile e politica. E chiediamo di darci una mano a tutti quei cittadini che pensano di essere vicini ai nostri temi.

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Anche la ZTL merita il rispetto delle regole

19 giugno 2015
Pubblicato da La Città Futura

Comunicato stampa

Dal giorno dopo il ballottaggio stiamo leggendo sulla stampa una ridda di ipotesi sulla modifica della viabilità del centro storico. Fermo restando che ogni amministrazione ha il diritto di portare avanti le proprie scelte e fermo restando che tutte le proposte che vanno a favorire la mobilità motorizzata a discapito di quella lenta non potrà trovarci favorevoli, è utile ricordare che esistono delle procedure da seguire stabilite dalla legge. In sostanza il Sindaco non può di punto in bianco emettere ordinanze che non siano in linea con la pianificazione comunale vigente.

Tutto ciò di cui parlano i giornali è in contrasto con il Piano Generale del Traffico Urbano oggi vigente nel Comune di Portogruaro. Se la nuova maggioranza vuole cambiare la viabilità deve prima modificarlo, deve cioè dare un incarico per la revisione del piano, portarlo nelle commissioni consiliari e poi approvarlo in Consiglio Comunale.

Ricordiamo infine che la precedente amministrazione ha sempre coinvolto i cittadini con percorsi partecipati ogni qualvolta ha approvato dei piani così importanti e noi speriamo che venga mantenuto questo metodo adatto a produrre il massimo consenso in certe scelte.

Lista Rossoverde La Città Futura

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Diario elettorale: Martedì 16 giugno 2015 (+2)

16 giugno 2015
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,
è finito anche il secondo turno elettorale, il ballottaggio tra il primo ed il secondo arrivato, ovvero Marco Terenzi della coalizione di centrosinistra e Maria Teresa Senatore, già candidata sindaco del gruppo con quattro liste dove primeggiava la Lega Nord, ma diventata in seguito agli apparentamenti leader di una batteria di ben undici liste. Ebbene, questa accozzaglia, perché obiettivamente è difficile chiamarla coalizione, un’espressione con un significato chiaro nella lingua italiana, ebbene questa cosa qui ha vinto e in maniera chiara. Non possiamo quindi disconoscere la loro gioia ed emozione, dopo tante delusioni e sconfitte. Mentre per noi, per me, è stato come quella volta che sono caduto di brutto e mi sono rotto la clavicola.

Fu un intoppo pensai, era l’11 marzo 1951, alla Milano-Torino. Ricordano che sorridevo anche quando mi operarono. Ma non fu proprio così. Era piuttosto il segnale che sarebbe stato un brutto anno. In bicicletta, come nella vita di tutti e quindi anche in politica, le disgrazie non vengono una tantum. Bisogna saper leggere i segnali deboli e prepararsi al peggio.

Intanto quell’intoppo non mi fece entrare in forma per il Giro, dove arrivai quarto, fuori podio. Ricordo che vinse Fiorenzo, davanti a Rik e a Ferdi. Ma poi, quello fu per me un anno semplicemente tragico, da dimenticare. Il 29 giugno, al Giro del Piemonte, mio fratello Serse infilò la ruota nelle rotaie del tram di Corso Casale, a Torino, forse a due chilometri dal traguardo. Aveva preso una grande botta in testa, ma non sembrava nulla di grave, invece in albergo entrò in coma e non si svegliò più. Il mio fratello, 28 anni, mio gregario, morto in bicicletta. Nei giorni, nelle settimane, nei mesi seguenti, credevo di morire anch’io. Anzi lo speravo.

Decisi di partecipare al Tour proprio per non pensare a niente. Pedalavo però con la testa piena di nuvole, come in cielo. Vinse senza problemi Hugo con 22 minuti su Raphaël. Gino arrivò quarto, anche lui fuori podio, ma difese con Fiorenzo, settimo, la dignità della squadra italiana. Lo fece bene anche Serafino Biagioni, che vinse ben due tappe e indossò la maglia gialla per un giorno. Io invece arrivai decimo, a quasi 50′, una vergogna. Ma ebbi anch’io uno sprazzo d’orgoglio, vincendo bene la tappa alpina Gap-Briançon. Poi finii l’anno come l’avevo cominciato. Ma poi venne l’inverno, quello che serve ad un corridore per resettare tutto e ripartire. Venne il 1952, e fu forse il mio anno migliore, con la seconda doppietta Giro-Tour.

Così ti saluto, caro diario, invitando i miei amici della Bicicletta a fare qualcosa di simile. Hanno perso di brutto? Continuino a pedalare come sanno fare e hanno sempre fatto. Mentre pedalano pensino a tutto ciò che è successo, agli errori, ai problemi esterni, perché si può cadere per sottovalutazione di un percorso ma anche per caso, per fatalità, perché le cose stanno andando in un modo che non dipendono solo da noi. Però non scendano mai dalla bicicletta, cioè dalla dura gara. Mantenendo le gambe sempre pronte, usino la testa per fare esperienza degli errori. Il loro 1952 arriverà, forse prima di quanto sperino loro stessi.

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Caro elettore, non dar Porto in mano alla Lega

10 giugno 2015
Pubblicato da Patrizia Daneluzzo

Cari elettori che fino ad oggi NON avete mai appoggiato la Lega Nord né la destra, anche estrema, che la sosterrà a Portogruaro: non sottovalutate l’importanza del ballottaggio di domenica 14 giugno!

Guardiamo i fatti: da una parte c’è una coalizione composita ma unita, con un programma condiviso e definito dall’inizio di questa campagna elettorale, con un candidato sindaco, Marco Terenzi, che ha dimostrato in più occasioni autorevolezza, competenza, indipendenza, capacità di ascolto e visione programmatica. E che ha fatto la scelta coraggiosa di non cambiare le carte in tavola, ricorrendo ad apparentamenti dell’ultimo minuto.

Dall’altra parte c’è una coalizione di ben 11 (undici) liste che in tre giorni dovrebbero arrivare a un programma comune, alcune delle quali fino a ieri non avevano nulla a che spartire con la Lega, ma i cui rappresentanti (Barro, Toffolo, Mascarin) giovedì sera saranno in piazza ad ascoltare e sostenere Luca Zaia.

Personalmente, mi sento distantissima dalla Lega Nord e da tutto quello che questa componente politica incarna. Personalmente, sono spaventata da una lettura sempre più semplificata di una realtà sempre più complessa. Personalmente, sono allarmata dalle conseguenze di una politica che fa leva sulle paure della gente, invece che sulle loro speranze.

So che tanti di voi sono arrabbiati: il periodo in cui viviamo è duro e difficile per molti, se non per tutti. Ma davvero credete che dare il governo della città in mano alla Lega possa risolvere i nostri problemi? La stessa Lega che da quindici anni buoni è alla guida della nostra regione, a gestire le leve dei temi più importanti, anche per il portogruarese: la sanità, il lavoro, il turismo, il rischio idrogeologico, le politiche energetiche, l’agricoltura. Credete che su questi punti l’operato della Lega sul nostro territorio sia da premiare? O che possa fare di più in Comune di quanto non abbia potuto fare dall’alto della Regione?

Se è il cambiamento che volete, non fatevi abbagliare: chiedetevi quale cambiamento volete davvero! Quanto nuove sono le facce delle 11 (undici) liste (ma con Scarpa aggiunto in extremis) che si propongono a sostegno della Lega? Di quale programma hanno parlato in questi mesi?

Personalmente, sono orgogliosa di vivere in una (delle forse poche) città del Veneto in cui la Lega ha avuto poca storia, in cui l’elettorato, fondamentalmente centrista, ha sempre tenuto a distanza e guardato con sospetto ai toni urlanti e i bassi contenuti di questa componente politica. Portogruaro per fortuna è altro!

Non cediamo adesso: è importante davvero!

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Diario elettorale: Martedì 9 giugno 2015 (+9/-5)

9 giugno 2015
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,
come volevasi dimostrare, hanno riconosciuto quasi tutti il legame di parentela, magari di primo o di secondo grado, ma sufficiente a migliorare la loro posizione in Consiglio comunale, l’unico vero scopo del misero giochetto.

Mentre Terenzi annunciava che non si sarebbe apparentato con nessuno, anzi l’avrebbe fatto con gli elettori, perché non si può buttare un’intera impostazione ideale e morale, una visione della politica come ascolto, partecipazione e progettualità responsabile, un’esperienza amministrativa, su cui magari riflettere e senz’altro da migliorare, ma frutto di grande serietà ed applicazione, una coalizione costruita col confronto, la discussione a volte dura, ma sempre finalizzata ad allargare i partecipanti ai vari progetti, non si può mettere in discussione un simile sforzo perché qualcuno vuol saltare sul carro in corsa.

Ebbene, a destra si è invece messa insieme un’accozzaglia di personaggi che sembravano incompatibili. Sembravano, ma adesso sembra che vadano d’accordo. Per esempio, Angelo Morsanuto, che era assessore di Antonio Bertoncello e che si è messo in corsa con un accordo tra fuoriusciti dal Pd (con Morsanuto c’erano una decina di personaggi dell’area renziana, certo fomentata da chi – in seguito a vicende interne al Pd – non ha trovato posto come candidato né in comune né in regione) e fuoriusciti dalla destra, in nome del superamento delle ideologie, naturalmente. A capo di questi Giorgio Barro, una specie di zelig della politica locale. Per esempio, Gastone Mascarin, che era già in Consiglio comunale e che è meritatamente riconosciuto come un forte rappresentate della destra locale, nelle idee e nelle forme. Per esempio, Luigi Toffolo, un apprezzato medico di famiglia, un signore che certo non indosserebbe mai la camicia nera perché porta il papillon anche d’estate come chiaro simbolo di nobiltà d’animo e di distinzione umana prima che politica.

Maria Teresa Senatore, con Giorgio Barro e Angelo Morsanuto, con Gastone Mascarin e Luigi Toffolo (che però proietta sempre l’ombra di Graziano Padovese), li vedete a gestire un progetto di città futura? Pensa caro diario, a cosa siamo arrivati a Portogruaro col post berlusconismo: si accetta tutto per sistemare il culo, ma non sulla sella, su una poltrona, una carèga come dicono da queste parti (deriva dal greco, una volta non esisteva, ma oggi la chiamano καρέκλα, carecla).

Comunque noi siamo sempre pronti, già in sella, come sempre. A presto dunque.

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