“Ora tocca a noi”

E’ sempre più lontana la Resistenza, oggi sono 68 anni dalla Liberazione, ma sono sempre più vicine e attuali e necessarie le parole di chi ha dato tutto per il futuro dell’Italia, quindi anche per il nostro presente. Riporto solo la lettera di un diciottenne, Giordano Cavestro, ma collego una recente ricostruzione della sua vicenda finale.

[Fronte]
Cari compagni,
ora tocca a noi, andiamo a
raggiungere gli altri tre gloriosi camerati, caduti
per la gloria e la salvezza dell’Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca.
Io muoio ma l’idea vivrà nel futuro,
luminosa, grande, bella. Siamo alla
fine di tutti i mali questi ultimi giorni
sono come gli ultimi giorni di vita
di un grosso mostro che vuol fare più
[Retro]
vittime che sia possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa
povera Italia che è così bella, che ha un
sole così caldo, le mamme così buone,
le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma
sono sicuro che serviremo da esempio.
Sui nostri corpi si formerà il grande
Faro della Libertà.
Giordano Cavestro
(Parma, 4 maggio 1944)
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