Salario minimo garantito, «per dirla con Marx»

Juncker: «Disoccupazione ci sta schiacciando subito salario minimo per tutta l’area euro»
Audizione al parlamento europeo, con tanto di citazione di Marx, per sollecitare l’introduzione di un salario minimo

Nell’area euro «stiamo sottovalutando l’enorme tragedia della disoccupazione, che ci sta schiacciando». Lo afferma il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker in una audizione al Parlamento europeo. «Nell’area euro la disoccupazione supera l’11 per cento, e dobbiamo ricordarci che quando è stato fatto l’euro avevamo promesso agli europei che tra i vantaggi della moneta unica ci sarebbe stato un miglioramento degli squilibri sociali».

SALARIO MINIMO – Secondo Juncker, esponente del Partito Popolare europeo, «bisogna ritrovare la dimensione sociale dell’unione economica e monetaria, con misure come il salario minimo in tutti i Paesi della zona euro, altrimenti perderemmo credibilità e approvazione della classe operaia, per dirla con Marx». Quindi l’invito ai governi a non pensare che la crisi sia al capolinea. «I tempi che viviamo sono difficili – afferma – non dobbiamo dare all’opinione pubblica l’impressione che il peggio sia alle nostre spalle perchè ci sono ancora cose da fare molto difficili».

PROSPETTIVE – Si mostra comunque ottimista per il futuro. «Iniziamo il 2013 in una situazione nettamente migliore rispetto all’anno scorso, il 2012 è stato un anno di risultati positivi per la zona euro». Ma lamenta che nella Ue non ci sia «accordo sulla strada da imboccare nei prossimi anni, gli Usa e gli altri ci interpellano a proposito e noi abbiamo solo risposte di cortissimo respiro».

Redazione Online
10 gennaio 2013 – 13:58

Da: http://www.corriere.it

Questa voce è stata pubblicata in Economia, Politica e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a Salario minimo garantito, «per dirla con Marx»

  1. Adriano Zanon scrive:

    Jean-Claude Juncker, esponente del Partito Popolare europeo… E la sinistra europea, dov’è?

Rispondi a Adriano Zanon Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *