Dopo due settimane torniamo all’Est più vicino, il nostro. Su NordEst, l’inserto settimanale de Il Sole 24 Ore, oggi si parla sia d’infrastrutture (Mose, strade, Tav) che di green economy.
Sulla prima questione, le infrastrutture, la situazione è chiara già dai titoli: “Per le opere viarie mancano fondi e concertazione – Non c’è accordo tra politica e cittadini – Forse nel 2012 il finanziamento per la Tav”. In particolare, un eminente personaggio della Confindustria veneta, Franco Miller, in un’intervista afferma con sicumera: «La priorità è la Tav. (…) Sulla Tav le decisione sono ormai prese (…). Anche per la Venezia-Trieste sul tracciato rimane poco da definire. Il motivo dei ritardi adesso è solo la mancanza di fondi.»
Sulla seconda questione, la chiarezza si fa certezza. Il Veneto ha attualmente qualcosa come 2.500 occupati diretti e 40 mila nell’indotto del comparto fotovoltaico ed il blocco degli incentivi del decreto Romani colpisce un business di 2 miliardi di euro. Come si vede, cifre precise, non vaghe – d’altronde siamo sul giornale della Confindustria.
Così adesso abbiamo avuto conferma della strategia economica in atto per il Veneto: bloccare l’innovazione e l’occupazione, cercare capitali da buttare per devastare il territorio contro la volontà della gente. E tutto ciò dopo solo il primo anno di Zaia governatore. Ma ne vedremo senz’altro delle altre in questi anni. Non aspetto altro.