1861

E’ avviato anche il programma municipale di Portogruaro per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia. Io però vorrei ricordare almeno tre date di quell’anno:

5 marzo 1861: morte di Ippolito Nievo
17 marzo 1861: proclamazione del Regno d’Italia
14 agosto 1861: eccidio di Pontelandolfo e Casalduni

Quest’ultima data non è molto ricordata, ma è ancora una ferita aperta, oltre che una delle tappe iniziali di quella guerra che si combatté nel decennio 1861-1870, nota in sede storiografica col termine di ‘brigantaggio post unitario’.

«Quella guerra, che la storiografia italiana ha circondato di silenzio, fu dimenticata. Ma lasciò un scia di rancore nel cuore del Mezzogiorno. Consolidò i pregiudizi e alimentò il disprezzo nei sentimenti del Nord verso il Sud.» (Giorgio Ruffolo, 2009, p.145)

Che fu una guerra ci sono pochi dubbi, almeno dai numeri in gioco: i dati ufficiali parlano di 23.010 perdite tra i militari del Regno d’Italia (21.120 in combattimento, 1.073 per ferite o malattie, 820 dispersi o disertori), una cifra superiore alla somma delle perdite di tutte le guerre d’indipendenza. Non ci sono invece dati ufficiali per il fronte ‘opposto’, quindi riporto questi da Wikipedia (ma mi riprometto uno studio più dettagliato): 266.370 perdite tra i briganti e la popolazione (154.850 in combattimento, 111.520 fucilati o morti in carcere).

Senza conoscere la storia, gli avvenimenti reali, tutti gli avvenimenti, le celebrazioni di date simboliche rischiano di essere solo un velo sulla storia vera, quella piena di vergogne. Anche perciò, segnalo due libri abbastanza recenti, sul Risorgimento (il primo) e sui problemi dell’unità d’Italia (il secondo), due sintesi interessanti ed agevoli:

Lucio Villari, Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento, Laterza, 2009 (pp. 345, euro 18)
Giorgio Ruffolo, Un paese troppo lungo. L’unità nazionale in pericolo, Einaudi, 2009 (pp. 239, euro 18,50)

Questa voce è stata pubblicata in Politica, Storia e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

4 risposte a 1861

  1. Adriano Zanon scrive:

    In quasi un mese nessuno si è fatto vivo per avere gli otto volumi su Risorgimento. La cosa mi fa sorridere, non posso far altro. Per correttezza, lascerò fuori l’offerta fino al 17 marzo, poi ne farò sparire ogni traccia.

    • Michele Marotta scrive:

      Sono disposto ad accettare la sua offerta riguardante gli otto volumi. Mi trovo a Milano e vi resterò fino al giorno 13 marzo. Poi rientrerò nella mia regione, la Basilicata al Sud Italia. Utilizzo la posta elettronica di mia figlia Rossella che studia a Milano dove dispongo di un’abitazione. Non conosco il suo domicilio e pertanto non so come poter ricevere i volumi. Se può spedirli al mio domicilio potrei effettuare un bonifico bancario per il pagamento delle spese di spedizione. Sono un dirigente scolastico e i volumi di Lucio Villari a lungo cercati mi sono necessari per un approfondimento bibliografico relativo alla mostra che sarà organizzata nella mia scuola sul Risorgimento. Può rispondermi ed effettuare un contatto all’indirizzo di posta elettronica indicato.
      Prof. Michele Marotta, Viale Monza 355 Milano.

  2. Adriano Zanon scrive:

    A proposito di Risorgimento. Al primo che ne fa richiesta, gli faccio omaggio di quest’opera:

    Lucio Villari (a cura di)
    Il Risorgimento. Storia, documenti, testimonianze
    Editoriale L’Espresso, Roma 2007 (8 volumi)

    Me ne libero solo per problemi di spazio, ma è una buona edizione, anche se economica e distribuita in edicola: otto libri rilegati ma maneggevoli, di 600-800 pagine ciascuno, stampati in carta semilucida, con tante immagini, e ovviamente intonsi.

    • Adriano Zanon scrive:

      Informo che ho trovato – con gioia – la persona interessata ai libri sul Risorgimento. Da questo momento quindi non sono più disponibili.

Rispondi a Adriano Zanon Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *