Ivo Simonella ed io su La Città Futura di ottobre abbiamo pubblicato un articolo (L’Asvo ad una svolta – I rifiuti come bene comune) dove facevamo delle precise proposte sulla ‘governance’ dell’Asvo, alla vigilia di alcuni cambiamenti societari previsti nel 2011 ed imposti per legge.
Leggo oggi su NordEst, l’inserto de Il Sole 24 Ore, la notizia che la Friulia, la finanziaria regionale del Friuli Venezia Giulia, sta modificando il suo sistema di governo aziendale, non senza difficoltà visti i molti azionisti (da un lato i politici, dall’altro banche e assicurazioni). In particolare, il Cda passa da 11-13 a 7 membri ed il Collegio sindacale da 5 a 3, “nell’ottica della riduzione e del risparmio”, si afferma. E anche il compenso è previsto solo per presidente e vice, mente gli altri cinque consiglieri avranno solo il gettone di presenza. Ci sarà inoltre un sistema ‘duale’, con la gestione operativa in mano al direttore generale e la strategia in capo al presidente.
Insomma, anche le organizzazioni più ricche e complesse cercano di contenere i costi e di aumentare le singole responsabilità. Se non ora, quando?