Se l’avessero saputo le mondine…

Nel paradigma energetico post petrolifero (in cui ci stiamo già addentrando), ogni flusso di energia deve essere valutato e possibilmente sfruttato. E’ una legge basilare in natura, dove nulla si crea o si distrugge, ma si trasforma. Così succede che anche l’acqua normalmente utilizzata per le risaie, anziché defluire al mare, possa essere impiegata per produrre elettricità attraverso il micro idroelettrico.

Grandi volumi di acqua sono infatti destinati alla sommersione delle risaie di Piemonte e Lombardia (ben 4,8 miliardi di mc). Di questa massa d’acqua solo il 20% è riutilizzato per l’irrigazione dei campi, mentre il resto semplicemente finisce nel mare Adriatico attraverso i canali che si riversano nel Po, quando invece potrebbero essere sfruttati per produrre energia idroelettrica.

A questo si sta pensando nelle province di Vercelli, Novara e Pavia: sfruttare la forza dell’acqua per produrre energia anche in pianura mediante la realizzazione di salti d’acqua lungo la rete di canali (lunga nel complesso ben 180 mila km) e mini-centrali idroelettriche. Con impianti a còclea, simili a quelli ideati nell’antichità da Archimede, si riesce a produrre energia con un dislivello di appena 1,50 metri. Secondo alcuni studi del Politecnico di Milano si potrebbe arrivare a produrre ben 1 milione di kiloWatt, sufficienti per riscaldare/ illuminare ben 250 mila case.

La regione Piemonte ha già realizzato una settantina di impianti elettrici lungo i canali di irrigazione e un’altra trentina è in progetto. E per il progetto definito “mini-idroelettrico” sono stati messi a disposizione 598 milioni di euro nel contesto del Piano Irriguo Nazionale.

(Fonte)

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Una risposta a Se l’avessero saputo le mondine…

  1. Francesco Lussana scrive:

    Ciao Matteo. Sono Francesco Lussana residente a Bergamo. Un amico poeta Pasquale Emanuele alla soglia dei novant’anni sta pubblicando un libro di poesie e mi ha chiesto se lo potevo aiutare a trovare un’immagine di risaia. Mi chiedevo se la foto qui riprodotta potrebbe essere pubblicata. Naturalmente l’autore verrà citato nel libro. Grazie.
    Francesco

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