Secondo Haaretz ad oggi sono oltre 1.700 i morti palestinesi sulla striscia di Gaza, di cui 400 bambini, e almeno 9.000 i feriti, mentre le case distrutte sono più di 10mila. Tra gli israeliani ci sono 64 militari e 3 civili morti. E naturalmente queste cifre non danno da sole tutta la sofferenza in atto. Infatti, come diceva Stalin, la morte di un individuo è una tragedia, quella di molti un fatto statistico.
Su come uscirne io continuo a pensare che molto, moltissimo, dipende da cosa pensano a Gerusalemme, dove non tutti la pensano allo stesso modo. Così propongo anche oggi l’articolo di Gideon Levy tradotto per Internazionale. (Le evidenziazioni sono mie.)
È così facile essere un israeliano: la tua coscienza è pura come la neve, perché tutto è colpa di Hamas. I razzi sono colpa di Hamas. Hamas ha cominciato la guerra, senza alcuna motivazione. Hamas è un’organizzazione terrorista. I suoi esponenti non sono altro che bestie, nati per uccidere, fondamentalisti.
Circa 400mila palestinesi hanno dovuto lasciare le loro case. Più di 1.200 sono stati uccisi. L’80 per cento erano civili. La metà erano donne e bambini. Circa 50 famiglie sono state spazzate via. Le loro case sono state distrutte con loro dentro. La tragedia ha raggiunto le dimensioni di un massacro, ma Israele ha le mani e la coscienza pulite. È tutta colpa di Hamas.
Lasciamo l’analisi di questa negazione della realtà agli psicologi. Non si vedeva una simile rimozione da quando Israele accusava i palestinesi di uccidere i loro bambini per mezzo dell’esercito israeliano. La malattia ha incubato per anni e ora si è trasformata in un’epidemia. La coscienza nazionale non ha mosso un muscolo davanti a queste atrocità, e ci sono forze che stanno lavorando per mantenere la situazione com’è.
Nonostante la nube maligna della negazione, pur comprendendo quanto sia facile incolpare Hamas (Israele non ha mai avuto un nemico così conveniente) dobbiamo chiederci se davvero è tutta colpa loro e se Israele è davvero innocente. La verità è che davanti alle immagini di Gaza, insanguinata e distrutta per mano israeliana, questa tesi è del tutto inconcepibile.
Hamas è una spietata organizzazione terrorista? Com’è possibile che in questa guerra sia più colpevole dell’esercito israeliano? Soltanto perché non “bussa sul tetto” 80 secondi prima di distruggere una casa? Perché punta i suoi razzi contro i civili? Lo fa anche Israele, ma in modo molto più efficace. Perché vuole distruggere Israele? Quanti israeliani vogliono distruggere Gaza? In questo momento sappiamo tutti chi sta distruggendo chi.
L’ipocrisia di Israele raggiunge il vertice nell’ostentata preoccupazione per i civili di Gaza: guardate come li tratta Hamas, urlano i democratici israeliani, così attenti ai diritti dei palestinesi. Hamas ha un atteggiamento tirannico, ma la sua tirannia non è nulla in confronto a quella di Israele, che ha imposto alla Striscia di Gaza un assedio di 7 anni e un’occupazione che dura da 47 anni.
L’assedio è la prima causa della distruzione della società e dell’economia di Gaza, e tante grazie a chi sostiene di volerla salvare, a chi si preoccupa della sua mancanza di democrazia, a chi si stupisce per la corruzione, a chi denuncia il fatto che i leader palestinesi vivono in hotel di lusso o in bunker nascosti, a chi si indigna per i soldi spesi per i tunnel e i razzi anziché per i parchi gioco e le attività ricreative. Grazie, grazie tante.
Ma che dite di Israele? I suoi leader vivono per caso nelle tende? Non è vero che il governo spende cifre enormi per inutili sottomarini ed esplosivi segreti invece che nella sanità, nell’istruzione e nello stato sociale? Hamas è fondamentalista? Israele sta per diventarlo. Hamas opprime le donne? È sbagliato, ma accade anche in Israele, quantomeno all’interno di una grossa comunità.
Ma perché gli abitanti di Gaza hanno eletto Hamas e non dei leader più moderati? Semplicemente perché i moderati hanno provato per anni a ottenere risultati, qualsiasi risultato, e da Israele hanno ricevuto in cambio soltanto umiliazioni e rifiuto. Israele ha mai dato ai palestinesi un motivo per scegliere la diplomazia dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) invece della violenza di Hamas? L’Olp li ha forse avvicinati di un millimetro all’indipendenza e alla libertà?
Hamas, per lo meno, ha ottenuto la liberazione di mille prigionieri e ha mantenuto un po’ di dignità, seppure al prezzo altissimo che gli abitanti di Gaza sono ora disposti a pagare. Cosa ha ottenuto per il suo popolo il presidente palestinese Abu Mazen? Niente. Una foto con Obama.
Personalmente non sono un ammiratore di Hamas, al contrario. Ma il tentativo di Israele di dare tutta la colpa a Hamas è inaccettabile. Presto la comunità internazionale giudicherà le atrocità di questa guerra. Hamas sarà criticata, giustamente, ma Israele sarà condannato e ostracizzato molto di più. E gli israeliani diranno: “È colpa di Hamas”. E il mondo intero riderà.
(Internazionale, 1 agosto 2014)
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