Si vota tra due settimane per il Parlamento della XVII Legislatura e la sensazione è che – a sondaggi ufficiali finalmente chiusi – succederà ancora molto sul piano della comunicazione, della propaganda. Anche il precedente del 2006, quando l’Unione di Prodi venne quasi del tutto recuperata, è lì a testimoniare che sia per la situazione di grande incertezza economica e sociale che per la novità di alcuni freschi protagonisti (Monti e Grillo in particolare), i giochi non possono essere considerati già per fatti, come sembrava fino a poche settimane fa, subito dopo le primarie del Pd.
Adesso la comunicazione diventerà, se possibile, anche più truculenta, e lo scontro tra i protagonisti non sarà così diretto, perché l’obiettivo principale di alcune forze è quello di recuperare nell’area degli incerti, ben più vasta di quanto si è fatto credere con i sondaggi più recenti.
La battaglia sarà ancor di più televisiva, come si può intuire dall’andazzo di queste settimane, cosicché – per chi come me vota a sinistra – non c’è da essere tanto tranquilli. Sarà un corpo a corpo per niente comico.