Pensioni
Il nuovo Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC), ora Piano di Assetto del Territorio (PAT), che il Comune di Portogruaro sarà chiamato a discutere, spero fra non molto, deciderà , in base al Documento Preliminare adottato dal Comune con delibera del 23/07/2008, il futuro di Portogruaro.
Partendo dall’art. 9 della nostra Costituzione, che dice di salvaguardare il territorio e il paesaggio, mi permetto di fare alcune considerazioni su un aspetto fondamentale: il sistema insediativo (cioè abitare in un territorio) e il consumo di ulteriore territorio per nuovi insediamenti.
Il documento preliminare a pag. 29, in riferimento al sistema insediativo riporta:
“Per quanto riguarda gli insediamenti del capoluogo e delle frazioni, il PAT si prefigge di:
a. promuovere il miglioramento della funzionalità e della qualità della vita al loro interno;
b. assicurare il diritto all’abitare perseguendo la mixité funzionale e l’integrazione sociale nelle zone residenziali;
c. programmare contenuti sviluppi residenziali, circoscrivendoli ad interventi di completamento e di ricucitura degli insediamenti esistenti ed ubicandoli preferenzialmente nelle frazioni allo scopo di rafforzare la loro dimensione demografica e creare condizioni più favorevoli alla qualificazione del loro assetto urbanistico;
d. orientare la produzione edilizia verso principi di sostenibilità e di risparmio energetico.â€
Gli obiettivi sopra indicati (qualità della vita, diritto di abitare, limitazione dell’edificare) devono essere giustamente perseguiti in maniera sostenibile.
Come è possibile dunque dare una casa a tutti, offrire la possibilità di vivere bene e in pace, abitare, lavorare, spostarsi e ricrearsi (diritto all’abitare) – ovviamente in rapporto al proprio reddito – e contemporaneamente salvaguardare il capitale naturale costituito dal suolo (sostenibilità )?
Oggi sappiamo esattamente cosa non bisogna fare; pur avendo introdotto azioni insostenibili con una cementificazione notevole, non abbiamo risolto il problema dell’abitare, anzi questo diritto per tanti non è neanche più pensabile. Ci sono tante case e ci sono tanti cittadini senza casa.
L’espansione edilizia, ripeto, non ha risolto il problema della casa; ha, in compenso, trasformato ettari di suolo agricolo in suolo edificabile coprendolo di infrastrutture che hanno dissanguato i bilanci comunali e non solo, depauperando parte del nostro capitale naturale.
Stabilito che la nuova e continua edificazione non risolve il dilemma della sostenibilità e del diritto all’abitare mi permetto di fare alcune proposte che spero siano fatte proprie nell’approvazione del nuovo PAT.
Mi fermo qua, con la consapevolezza che bisogna invertire il modello di sviluppo fino ad oggi adottato per continuare a vivere bene e in pace consumando meno, sprecando meno, con più sobrietà , cominciando dalla terra intesa come suolo.
(Il presente articolo è stato ribadito come editoriale del periodico “La Città Futura”, n. 18, ottobre 2011 – pubblicato in pdf su questo sito il 25 ottobre 2011.)
Gentile lettrice,
la ringrazio innanzitutto per l’impegno e l’attenzione che lei ha posto nella lettura del periodico della lista rossoverde per Portogruaro “La Città Futuraâ€, periodico che vuole non solo informare, nei limiti delle nostre risorse anche economiche, ma avviare dove possibile un dibattito sulle questioni del nostro territorio. Se lei avrà la cortesia di entrare nel nostro sito, potrà vedere e scaricare tutti i numeri del periodico (ben 17), magari scoprendo che alcune considerazioni da noi fatte sulle centrali a biomasse sono ben riportate nei numeri arretrati.
Detto ciò e scusandomi per il ritardo, rispondo alle osservazioni da lei fatte.
La mia valutazione negativa è riferita alla iniziativa di far valere un diritto di tutti, la salute e la possibilità di esprimere il proprio dissenso, soprattutto contro la Zignago Power (deliberata dal consiglio comunale di Fossalta di Portogruaro) con un presidio, gazebo, collocato in piazza a Portogruaro.
Niente di male se tutto ciò non fosse usato contro l’amministrazione di Portogruaro, il sindaco Bertoncello e l’assessore Simonella, da sempre considerati responsabili, non solo della centrale a biomasse del proprio territorio ma anche di quelle collocate in altri comuni. Lo striscione con su scritto “Grazie Sindaco per le 5 centrali†né è la riprova.
Se siamo contro le centrali bisogna incalzare chi le ha approvate (Regione Veneto e in un caso il Comune di Fossalta di Portogruaro), magari lavorando in sinergia con chi ha sempre votato contro (il comune di Portogruaro) spendendo anche soldi pubblici per i ricorsi.
E’ fuori discussione che se la Regione Veneto avesse votato contro le centrali non saremmo ora qui a preoccuparci. Nonostante questa ultima semplice considerazione, non ho mai sentito in tutte le riunioni a cui ho partecipato esprimere un forte giudizio negativo contro la Regione Veneto; viceversa abbondantemente e falsamente contro l’amministrazione di Portogruaro.
E’ per questo che la mia valutazione è stata e rimane negativa, non certamente sui contenuti della protesta contro le centrali, ma sulla modalità messe in atto che forse porterà qualche voto a qualcuno ma certamente non aiuta a risolvere il problema.
Augurando di averla ancora come nostra lettrice, cordialmente la saluto.
Ermes Drigo
31 luglio 2011
___________________________
La risposta di Ermes Drigo è al commento di Eleonora Zanet alla rubrica  “Un mese di cattivi pensieri”. Per comodità , riportiamo anche qui il testo del commento stesso.
22 giugno.
Non comprendo la motivazione del suo commento relativa all’iniziativa proposta in Piazza dal gruppo culturale PortogruaroVive: come se la Piazza di Portogruaro non respirasse l’aria che arriva da Villanova di Fossalta!
Essendo comune confinante probabilmente dovremmo avere voce in capitolo anche dal punto di vista normativo, visto che ciò che potrebbe rilasciare nell’aria non si fermerà davanti ai confini comunali.
Penso che il gazebo andrebbe fatto anche negli altri comuni confinanti Teglio Veneto e San Michele al Tagliamento per informare la popolazione.
Propongo quindi un 2 al suo commento perché non coglie le motivazioni dell’iniziativa, che dimostra di criticare senza conoscere, e non considera la gravità del problema che ci chiama tutti a guardare al di là del proprio orticello!
Eleonora Zanet
10 luglio 2011