“Ospedali e appalti stradali – la Procura verso altri blitz”, così titola oggi la Nuova Venezia un articolo di Carlo Mion (p. 9). Il sottotitolo è appena più esteso: “Due nuovi filoni all’orizzonte: opere viarie e ospedali in project-financing – L’ipotesi che il ‘sistema Mazzacurati’ non sia stato applicato solo al Mose”.
Nell’articolo, che linkerò appena sarà disponibile, tra l’altro, si può leggere:
Se il “sistema Mazzacurati”, funzionava per il “Pozzo di San Patrizio”, qual è stato per decenni il Mose in Veneto, difficile immaginare che non abbia funzionato anche per altre opere realizzate nella nostra regione. Del resto le società che lavoravano a si spartivano la “torta”, erano sempre le stesse.
Difficile proprio non pensarlo. E’ il caso di bloccare questa produzione di torte.
Mose, TAV, autostrade, ospedali, sono torte, ma bisogna interrompere anche la degustazione dei bignè. Saranno anche piccoli e indivisibili, ma secondo me sono sempre tanti. Troppi.