Il 28 aprile a Firenze il soggetto politico nuovo ha ricevuto un nome, ALBA, acronimo di Alleanza Lavoro Benicomuni Ambiente. E’ un nome che non esprime un luogo ideale o una meta, si riferisce invece a quelli che sono sia fondamenta che nodi storici da sciogliere. Sul sito si possono vedere in video le due sessioni plenarie e le prime decisioni, ovvero le proposte per continuare il percorso avviato. Una prossima tappa cruciale sarà una due giorni nazionale, da organizzare entro giugno.
La gestazione di ALBA è stata piuttosto breve, un mese esatto. Ho segnalato qui il Manifesto del Soggetto Politico Nuovo il 28 marzo, riportando le ultime battute. Ma naturalmente l’iniziativa è stata semplicemente taciuta da tutti i maggiori media, tv e giornali, con le eccezioni del Manifesto e del Fatto Quotidiano. E non se ne parla neanche qualche giorno dopo.
Eppure non c’è tempo, in Italia ed in Europa serve un cambiamento immediato e radicale. Il vecchio mascherato non basta più. Serve una rottura nel pensiero politico ed economico, servono nuove relazioni tra gli individui e tra i gruppi sociali. Serve un aggiornamento soprattutto a sinistra, prima che la destra si riorganizzi, come sempre.
Invito a seguire ALBA, a dare una mano a questo aperto luogo politico, costa solo un po’ del proprio tempo, ma ci mette in collegamento con tanti, la maggior parte, che ha il nostro stesso problema, sopravvivere.
Aggiornamento del 6 maggio: sono ora disponibili sul sito i resoconti dei tre gruppi di lavoro (contenuti, organizzazione e comunicazione).
Su Il Fatto Quotidiano del 15 ottobre 2010, Maurizio Pallante e Andrea Bertaglio, del Movimento della Decrescita Felice, lanciavano l’idea di un nuovo soggetto politico su basi simili. Era un invito più che un allarme e orientato sul medio-lungo periodo. Credo proprio che i due eventi non abbiano alcun collegamento organizzato, ma la vicinanza è notevole.
Segnalo anche il parallelo con altre esperienze in atto, a partire dal tedesco Piratenpartei (Partito dei Pirati). Attenti a questi pirati, sembrano una burla, ma sono tedeschi, e si sa che i tedeschi fanno le cose seriamente. (Qualche volta anche troppo.)