Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria. Si ricorda, in corrispondenza all’anniversario dell’arrivo ad Auschwitz dell’Armata rossa sovietica. Vorrei dare un piccolo contributo riportando un testo dell’ultimo lavoro, appena pubblicato, di Giacomo Vit, grande poeta delle nostre bande.
Ciaviei
Montagna di ciaviei, in duà
a sonu i tos? Chei che to mari
a ti caressava prin che cualchidun
al rabaltàs ingiostri tal mond?
In duà ch’a duàrmin, sporcs,
intorgolàs, distacàs dal to
ciavùt di pipina inciocada
tai binaris dal gas?
Capelli
Montagna di capelli, dove
sono i tuoi? Quelli che tua madre
ti accarezzava prima che qualcuno
rovesciasse inchiostro sul mondo?
Dove dormono, sporchi,
aggrovigliati, strappati dal tuo
capino di bambola ubriacata
nei binari del gas?
(Giacomo Vit, Zyklon B. I vui da li’ robis – Gli occhi delle cose, CFR, Piateda SO 2011)