Il governatore veneto Luca Zaia su la Repubblica di oggi (p. 11): «Tutti, a cominciare dal ministro Maroni, vorremmo che i tunisini se ne tornassero a casa. Vorremmo ricaricare le navi e riportarli là subito, ma se il rimpatrio veloce è impossibile, l’Europa non è solidale e i campi straboccano di persone, questa all’insegna della solidarietà e dell’ospitalità è l’unica soluzione. E poi speriamo passino solo di qua e che vadano tutti dallo scandaloso Sarkozy e nella scandalosa Europa.»
(Come leghista il Governatore è fuori del coro? A parte le sottili maledizioni a tutti gli europei, mi pare sia appena meno rozzo del suo assessore Stival, di cui ricordiamo l’invito all’uso del mitra contro i barconi dei migranti.)
Il dibattito interno alla Lega continua. Dal Corriere della Sera online di oggi:
«Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora». Questo il pensiero del leghista Roberto Castelli, ex Ministro della Giustizia e attuale Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, che è stato ospite in studio del programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”. «Le violenze degli immigrati, che potrebbero diventare milioni nel corso del tempo, potrebbero obbligare le autorità ad usare le armi».