Dal Giappone, con ansia

Negli ultimi tre anni ci sono stati due grandi terremoti. A maggio 2008, nel  Sichuan cinese con 70 mila vittime, nel gennaio 2010 ad Haiti i morti sono stati addirittura 222.517, secondo i dati ufficiali di un mese dopo. Ma, ammettiamolo, di queste tragedie noi ci siamo già scordati.

Oggi sappiamo bene che il terremoto che ci ricorderemo più a lungo sarà questo giapponese, quello geograficamente più lontano. Qui i morti sembrano al momento molti di meno, forse 10 mila, pochissimi a causa delle scosse telluriche, ma causati soprattutto dal terribile tsunami, forse non previsto in quelle dimensioni. 

Sanriku, il giorno dopo.

Lo discuteremo ancora per molto perché è in atto una grave crisi delle centrali nucleari coinvolte, crisi su cui non è il caso di fare tante considerazioni in una fase come questa. L’unica cosa certa infatti è che non abbiamo informazioni sufficienti e forse veritiere e che dobbiamo aspettare.

Aspettiamo notizie dal Giappone dunque, con ansia.

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