La Città Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

E Chisso inaugura

11 gennaio 2010
Pubblicato da Ivo Simonella

Lo scorso primo ottobre l’onnipresente assessore regionale Renato Chisso ha posto il primo tombino della nuova stazione ferroviaria di Portogruaro, legata al progetto del SFMR (Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale).

Un servizio certamente utile, sperando che funzioni, vorrei però ricordare all’assessore un’altra celebrazione avvenuta in pompa magna: era il 14 marzo 2005 e alla stazione dell’Interporto di Padova, Chisso e Galan accoglievano il primo viaggio sperimentale di un convoglio ferroviario carico di 21 Tir proveniente dall’interporto di Cervignano. Nel comunicato stampa si annunciava per l’autunno (del 2005) l’avvio ufficiale del servizio: l’utilissima Autostrada Viaggiante.

Da allora però non si è saputo più nulla e l’anno scorso Chisso ha tranquillamente spiegato che il servizio non è partito perchè le Ferrovie non dispongono dei carri ferroviari necessari per assicurare il servizio. Me par ben.

Ultimamente il sempre onnipresente Chisso ha dichiarato vieppiù che tanto la linea Portogruaro-Venezia è satura, non ci starebbero altri treni: forse è meglio che si informi un po’ di più, visto che è assessore alle politiche della mobilità, dovrebbe sapere:

  1. che comunque la linea Portogruaro-Treviso (Padova-Vicenza) non è per nulla satura;
  2. soprattutto, che con poca spesa, basterebbe cambiare i sistemi distanziometrici che oggi consentono, sulla Venezia-Trieste, di far viaggiare un treno ogni 5 chilometri, con altri più evoluti che consentono di far stare un treno ogni due chilometri.

Intanto a un centinaio di chilometri di distanza è dal 2006 che le carrozze ferroviarie necessarie per l’autostrada viaggiante si sono trovate e dal Porto di Trieste allo scalo ferroviario di Salisburgo e di Monaco è attivo un servizio di trasporto intermodale con 19 treni settimanali andata e ritorno che trasferiscono circa 35000 camion all’anno da strada a rotaia nei primi undici mesi di servizio ha portato a destinazione 27.361 camion, con un «risparmio» di 432 tonnellate di anidride carbonica e polveri sottili.

E, a confermare che volendo si possono trasferire camion su rotaia, lunedì 16 novembre è partito il servizio di autostrada viaggiante da Gorizia a Ospitaletto, con 38 carri ribassati forniti da Trenitalia (che evidentemente i vagoni li ha), servizio giornaliero, anche se sperimentale, sostenuto dal Ministero dell’ambiente e dalla Regione Friuli.

Il Veneto, invece, continua ad aspettare i carri che non ci sono e la Regione ha investito per nulla, almeno fino ad ora, una barca di soldi per risagomare ponti, sovrappassi e gallerie che erano troppo bassi per poter far partire il servizio.

E così chi si arricchisce sono le Autovie Venete che nell’ultimo bilancio approvato hanno 33 milioni di euro di utili (41 l’anno scorso, 24 quello prima ancora), ma in tutti questi anni, mi chiedo, quanti di questi soldi sono stati reinvestiti per ridurre i disagi ambientali che sopportano le migliaia di cittadini che sono inquinati dai milioni di auto e TIR che attraversano continuamente il nostro territorio? dove sono le barriere fono assorbenti? e le barriere verdi? Dobbiamo aspettare la terza corsia? Beh quasi sempre se ci sono spese impreviste, si lasciano per ultime le mitigazioni: fanno bene i cittadini a organizzarsi in comitati e vigilare.

E in effetti si è saputo da poco che la terza corsia non costerà più 1,5 miliardi di euro, ma 2,3 e le Autovie, per far fronte agli aumenti, chiedono di incrementare del 130% i pedaggi entro i prossimi 7-8 anni.

E infine non dimentichiamoci che anche le ferrovie dovrebbero mettere in opera barriere fonoassorbenti nella zona di S. Nicolò, dove sforano i limiti di legge: ci sarà qualche spicciolo per questo tra i finanziamenti del SFMR?

Ivo Simonella
Lista rossoverde – La Città Futura

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