Caro diario,
come c’era da aspettarsi, a causa di tanti fattori, le operazioni per la corsa sono ancora in una fase nascosta o comunque piuttosto oscura, anche se non per tutti. Forse ho pubblicato con troppo anticipo la foto della punzonatura, oggi molti devono ancora definire le liste dei corridori, cose che si fanno perlopiù in un ambito ristretto, molte volte a tavola. Cerchiamo di fare comunque il punto della situazione, come si diceva ai miei tempi. Per il momento fermiamoci ai candidati sindaci, alle coalizioni.
Fausto Coppi e famiglia al ristorante Spessotto (settembre 1959)
Il centrosinistra si è già presentato al teatro Russolo il 9 aprile. Con il candidato sindaco Marco Terenzi c’erano i rappresentanti della quattro liste apparentate, anche se forse non tutti di questi saranno capolista. I messaggi principali sono stati piuttosto chiari: competenza amministrativa ereditata e garantita, ma anche con strumenti nuovi (oltre il Municipio), ascolto della società civile (con particolare attenzione alla fragilità ) e responsabilità (quindi anche prudenza), ma anche  innovazione (compresa quella ambientale!). E poi, forse soprattutto, coesione, polifonia (“Più avanti. Insieme”). Ma i rossoverdi già al Russolo hanno fatto sentire ben distinta la loro voce. Vedremo più in là .
A sinistra si presenta candidata sindaca, come scrive lei, Maria Luisa Venturin, leader di “Per Un’Altra Portogruaro”, ma non sappiamo ancora con che alleanze, vedremo. Spostandoci, ma non sappiamo verso dove perché non ci è chiara la visione strategica sulle grandi opzioni, se non nella volontà dichiarata di cambiare le solite facce presenti in municipio, c’è la candidatura a sindaco di Luigi Toffolo, un noto medico di famiglia portogruarese, per la lista civica “Città del Lemene”, fondata da Graziano Padovese e presente già nel 2010. Più definita politicamente, ma non so se più chiara sul programma, dovrebbe essere la candidatura a sindaco di Claudio Fagotto, candidato del Movimento 5 Stelle. Assai poco chiara invece l’idea politica che regge la candidatura di Lorenzo Tummino per la lista civica “Alternativa Libera”. Il candidato sindaco è sia un ex M5S che un sindacalista (così sembra), ma questo movimento è stato fondato tra gli altri dal tegliese Walter Rizzetto, attivo negli anni Novanta con il Fronte della Gioventù a Portogruaro. E fin qui contiamo cinque candidati sindaco, come nel 2010.
Ma le cose a destra sono assai più complicate. Mi devo concentrare bene, caro diario, non vorrei dimenticare qualcuno o sbagliare sulle alleanze. Dunque, in ordine sparso, dovrebbe esserci Paolo Scarpa Bonazza Buora, uno dei leader della destra portogruarese, vent’anni di passione berlusconiana, ora Ncd, tanto per stare tra chi governa, ma della sua storia politica ha già fatto tabula rasa. Costui dovrebbe guidare alcune liste, ha infatti l’appoggio almeno di Fratelli d’Italia e dei leghisti tosiani, cioè Daniele Stival, assessore regionale uscente. Ma Pietro Rambuschi, consigliere comunale uscente, dovrebbe presentarsi anche lui con il “Gruppo per il Cambiamento”, un fettina di Forza Italia. Quest’ultima, o cosa ne rimane, guidata da Guido Geronazzo, un consigliere comunale uscente, dovrebbe presentarsi assieme alla Lega Nord, se così ancor si chiama, e guidati in coalizione da Maria Teresa Senatore. Mentre Gastone Mascarin, altro consigliere comunale uscente, si presenterà da solo con la lista civica “Cambiamo Portogruaro”. Aveva tentato di farlo con altri, ma è successo qualcosa col profilo identitario.
E si tratta proprio dell’ultima squadra, o meglio coalizione, a noi finora note. Mascarin si era messo al lavoro con alcuni liberi professionisti locali per “Io Lavoro per Portogruaro”, così si sono chiamati, ma ad un certo punto questi hanno incrociato le strade – ma qui siamo all’anabasi – di alcuni fuoriusciti dal Pd, come l’ex assessore Angelo Morsanuto, o di dispersi come Giorgio Barro, consigliere comunale uscente (ex Pd, poi Scelta Civica). Ebbene questi professionisti hanno proposto proprio a Giorgio Barro di fare il candidato sindaco. Non c’è dubbio che questa, nonostante la leadership posticcia, potrebbe essere proprio la novità maggiore tra le squadre in corsa, con facoltà di manovra in territori borderline. Ma ci torneremo senz’altro. Comunque, con Barro a destra i candidati sindaco sono in cinque, mentre in totale sono dieci.
Dieci candidati sindaco sono tanti, ma pare che le liste saranno almeno una ventina, quindi oltre trecento candidati consiglieri. E non è escluso che non ci siano ulteriori, anche eclatanti, manifestazioni di fantasia sportiva. E poi, caro diario, dicono che non c’è partecipazione alla vita politica.