Acqua pubblica ancora in pericolo
20 maggio 2011COMUNICATO STAMPA
La beffa ai danni dei cittadini sul tema dell’acqua continua. Quello dell’acqua pubblica continua ad essere un tema tanto importante per la popolazione, quanto snobbato dal mondo politico e dalle istituzioni. La risorsa più preziosa per la vita di tutti i cittadini continua ad essere gestita in un modo, per usare un eufemismo, poco democratico.
Dopo che, come Lista rosso-verde, abbiamo denunciato e scongiurato, quasi un anno fa, il pericolo della cessione del 40% delle azioni dei nostri acquedotti ai privati entro il 2010. Dopo che il Consiglio Comunale ha quindi approvato un ordine del giorno con cui: (1) riconosceva nel proprio Statuto il Diritto umano all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene pubblico; (2) confermava il principio della proprietĂ e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque sono pubbliche; (3) riconosceva nel proprio Statuto che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua e pari dignitĂ umana a tutti i cittadini; (4) impegnava il Comune di Portogruaro ad aderire al Coordinamento Nazionale “Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ri-pubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato”. Anche dopo questo passaggio, il problema si ripropone oggi con la non-campagna referendaria.
E’ incredibile la scarsitĂ di informazioni che i cittadini hanno su un tema di così evidente e rilevante interesse pubblico. La maggior parte delle persone non è a conoscenza del fatto che il 12 e il 13 giugno si andrĂ a votare; molti non sanno che i quesiti riguardano l’abrogazione del decreto che inserisce il servizio idrico tra i servizi pubblici locali di rilevanza economica e di quello che sancisce la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’“adeguata remunerazione del capitale investito” (oltre al quesito sull’abrogazione della norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”, di non minore importanza); alcuni, venuti da fuori, chiedono se si tratta di referendum comunali, convinti che non riguardino la loro cittĂ .
A fronte delle migliaia di firme raccolte dai cittadini per la richiesta di un referendum sul tema dell’acqua pubblica, indetto per le date del 12 e 13 giugno 2011, ci troviamo, infatti, di fronte a un vero e proprio boicottaggio di questa iniziativa referendaria da parte di tutti i livelli di governo e del sistema delle comunicazioni, che continuano a tenere questo importante appuntamento democratico di iniziativa popolare sotto silenzio.
Insomma, l’unico strumento di democrazia diretta esistente in Italia, quello dei referendum, in questo caso dovuto ad una massiccia mobilitazione popolare in difesa dell’acqua pubblica, viene svilito e boicottato. Noi esprimiamo una forte condanna alle recenti iniziative del Governo italiano, aventi il chiaro e manifesto obiettivo di limitare il diritto costituzionale del Popolo Italiano a decidere, tramite l’Istituto referendario, su questioni inerenti il futuro del nostro Paese e invitiamo tutti i cittadini portogruaresi ad andare a votare il 12 e 13 giugno prossimi.
Come rosso-verdi sosteniamo fortemente il Comitato per l’acqua pubblica, che sarà presente anche nella Piazza di Portogruaro tutti i sabati e le domeniche fino alla data dei referendum.
Per chi volesse maggiori informazioni e un approfondimento sui quesiti referendari, gli ultimi numeri del nostro periodico “La Città Futura” (scaricabili su questo sito) sono dedicati proprio a questi temi.