Da la Repubblica del 18 ottobre 2011, la trascrizione di un’intercettazione tra Valter Lavitola, “l’uomo ombra del Cavaliere” e il senatore Paolo Scarpa Bonazza Buora, molto noto ai portogruaresi.
Me l’ha detto il capo farai il ministro
(13 novembre 2009 ore 14.53)
Lavitola arriva al punto di annunciare anche chi può essere nominato ministro. Come nel caso del senatore Paolo Scarpa Bonazza Buora, presidente della commissione Agricoltura, a cui comunica di aver parlato con Berlusconi.
Scarpa “Come stai ricchione?”.
L. “Due cose. La prima, fai jogging la mattina?”.
S. “No, perché devo farlo? Mi viene l’infarto, mi viene”.
L. “No, no, fai jogging, tieniti allenato a correre”.
S. “Vabbè, per andare a fare la maratona”.
L. “No, no, per poter fare il capo della maratona. Vedi che devi pagare la cena, però eh.,, Ti ricordi quando ti dissi che non c’era nessun problema, che tu ritenevi che quello stronzo lì ti si inculasse, Galan eccetera? Ti ricordi?”.
S. “Che fa il ciccione?”.
L. “Io mo’ ti dico toccati le palle: so che è il momento tuo”.
S. “E com’è che lo sai?”.
L. “Me lo sò sognato ieri notte, come lo so secondo te, chi me lo può dire? L’ipotesi allo studio, se va quello stronzo di Zaia lì a fà il presidente alla Regione, tu sei in pole position per fà il ministro dell’Agricoltura”.
S. “Dimmi un po’, (…) e Galan?”.
L. “Punta a fà il presidente degli Stati Uniti, da lì in su…”.
S. “Però alla fine si dovrà anche accontentare”.
L. “Sì, lui punta a qualunque di queste cose, ma non lo so che succede. Secondo me il candidato più attendibile a quella cosa sei tu”.
S. “Ma è una tua supposizione?”.
L. “No, no ho parlato con lui, ho parlato col presidente e lui fa questa valutazione, e gli ho detto, ma se salta qui chi ci va? E lui dice Fini rompe i coglioni, io dico “e noi … ci abbiamo Scarpa”, e lui dice “cazzo, è vero, è pure presidente della Commissione al Senato, è l’unico che ci capisce, già An è sovradimensionata”.
S. “Speriamo che sia vero”.
L. “… però muoviti anche tu per favore. Parla con Schifani e parla pure con Cicchitto. Non dì che te l’ho detto io”.
S. “Sì”.
L. “E io che cosa posso fare, più che parlare con il capo. Io l’unico lavoro che ti posso fare è sul capo. Fabrizio no, oppure con Quagliarello tu che rapporti c’hai?”.
S. “Buoni, è un po’ freddo, diciamo”.
L. “E allora guarda se basta Schifani, basta e avanza Schifani”.
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