La Città Futura

il progetto rossoverde per Portogruaro
 

Diario elettorale: Venerdì 22 maggio 2009 (-15)

22 maggio 2009
Pubblicato da Fausto Coppi

Caro diario,

la campagna elettorale sta per entrare nella penultima settimana e nascondersi è ormai impossibile. Il programma di Tabaro? No, non è ancora stato pubblicato sul sito, però Serse – mio fratello e grande gregario – mi ha procurato quello ufficiale, quello depositato al momento della presentazione della candidatura. Quindi ormai non posso ignorarlo e nei prossimi giorni, se vuoi, ne parliamo.

Intanto mercoledì sera c’è stato l’incontro dei candidati sindaco al Marconi. Niente di speciale, a parte Dreon che secondo la Nuova Venezia “ha cercato di fare l’istrione, ma il pubblico ha dimostrato di non apprezzare lo stile”. Bergamo dell’UDC ha detto che bisogna “dare più attenzione alle frazioni”. Buffon ha praticamente fatto una sintesi del nostro slogan ‘comunità solidale, città solare’ in ‘città solidale’, apprezzabile e coerente sul sociale. Padovese ha scelto di mettere al centro la persona e poi ha detto che “bisogna mettere a disposizione fondi per i cassintegrati”. Un tema toccato anche da Bertoncello che ha proposto di “trattenere 5 euro per abitante da devolvere alle famiglie disagiate”. (Resti qui, ma ‘trattenere’ – anziché ‘chiedere’ – è una formula che mi ricorda lo sceriffo di Nottingham nel cartone animato di Robin Hood.)

E Tabaro? E’ stato “incalzato continuamente” da Bertoncello sul programma elettorale (ma va?) ed ha affermato che il suo è “un programma di principi ed ideali, il primo è la famiglia”. Mi chiedi se c’è un secondo principio? Forse – come chiude la Nuova Venezia – è questo (forse): “dobbiamo ragionare in termini mandamentali, capire cioè quali sono le potenzialità del territorio e sfruttarle al meglio”. E qui, caro diario, è chiaro che il nostro Segretario alla Cultura del Veneto dimostra di possedere – se vuole – umiltà in esubero. Infatti non può aver ancora bisogno di tanto tempo per capire le potenzialità di Portogruaro; mentre è certo che usa ‘sfruttare’ nel senso di ‘saper utilizzare’, non di ‘trarre profitto’. Sai benissimo che il linguaggio è spesso ambiguo, ambivalente.

Anche se per la verità qualche dubbio sarebbe legittimo considerando l’ultima affermazione contenuta nelle famose News 01. Questa:

Cosa puoi dire del piano del traffico varato da questa giunta?
Con questa situazione dei parcheggi, è inutile pensare alla pedonalizzazione. Il centro storico è il salotto bello della città, e deve tornare ad attirare a Portogruaro non solo la gente del Veneto Orientale, ma anche i turisti delle nostre spiagge e gli appassionati del bello delle città venete. Cercare soluzioni, coraggiose e innovative, per dare nuovi parcheggi al centro è una priorità; se ne deve parlare subito confrontandoci con le attività economiche e con i cittadini. Non si può mettere la testa sotto la sabbia, invocando la sostenibilità del centro in nome dell’ambiente, e pensare che tutto il mondo arrivi in centro in bicicletta o a piedi: servono le infrastrutture, perché il centro sia zona viva della città e non diventi un triste museo storico.

Dunque “dare nuovi parcheggi al centro è una priorità” e non si può invocare “la sostenibilità del centro in nome dell’ambiente”: questo si che è parlar chiaro. Anzi, senti qua: non si può “pensare che tutto il mondo arrivi in centro in bicicletta o a piedi”: quindi può e deve arrivare in automobile!

Questo tema è stato affrontato dal candidato Tabaro anche in un’intervista a Nina Morello di Seven, dove tra l’altro dice:

Con la Regione al nostro fianco noi pensiamo sia possibile rilanciare il commercio in città (…) ci sono gli esempi vicini degli OUTLET, centri di cittadine costruiti ad imitazione dei centri storici (…) il tema dell’accessibilità al centro storico è fondamentale e quindi certamente la prima azione concreta sarà rivedere la viabilità per renderla più semplice e funzionale, in attesa di una più complessa soluzione del sistema viabilità e parcheggi.

Portogruaro sul modello degli outlet (scritti in maiuscolo! e li chiama esempi vicini!), una città del consumo dunque, non centro di conoscenza, cultura, tempo libero: anche questo è parlar chiaro! Non mette il programma sul sito, ma qualcosa da fare ce l’ha chiaramente in testa il candidato sindaco Tabaro.

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