“Dopo i campi di sterminio, stiamo assistendo allo sterminio dei campi”, diceva amaramente il poeta Andrea Zanzotto, strenuo difensore della terra dall’aggressione della speculazione. E il suono di queste parole ha accompagnato i lavori del convegno “Costruire il futuro: difendere l’agricoltura dalla cementificazione”, organizzato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
“Ogni giorno 100 ettari di terreno vanno persi” – è l’allarme del Ministro – “serve una battaglia di civiltà, per rimettere l’agricoltura al centro di quel modello di sviluppo che vogliamo dare al nostro Paese. Noi usciremo vincenti da questa crisi se lo faremo con un nuovo modello di crescita che passa necessariamente attraverso questi temi”.
Il nemico numero uno della terra e del suolo si chiama cementificazione, che fa spesso rima con speculazione, edilizia.