E’ primavera!

Col caldo che fa sono stata tanto in giardino in questi giorni. Cerco di sistemare l’orto, ho già piantato i pomodori. Sistemo la paglia e cerco le migliori strategie per battere le lumache nella velocità con cui divorano le piccole e tenere insalate. Ma mi diverto anche ad assaporare il giardino con i suoi colori e umori. La vecchia siepe sta cedendo, il glicine invece è potente e sembra spadroneggiare su ciò che gli sta intorno. La vite, poi, è la più anarchica. Chissà quanta uva quest’anno.
     Mi guardo intorno: fiori sul ciliegio, margherite nel prato: aiuto! C’è una margherita mostruosa. La base è come ispessita, raddoppiata, non più rotonda ma ovoidale; così trasformata la margherita ha perso tutto il suo fascino: è sgraziata, impressionante, paurosa. A guardarla sembra foriera di scenari apocalittici e incontrollabili. Il mio giardino è a pochi metri dalla centrale a biomasse in costruzione a Villanova.
     Ma come… se non ha nemmeno incominciato a funzionare, non è ancora attiva!
     Appunto…

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