A proposito di sobrietà

Non so chi di voi abbia avuto la pazienza di leggere l’articolo de La Nuova Venezia di ieri a proposito del dramma accaduto al collega Bigai. Sono citata anch’io e si evince da quanto scritto che non avrei voluto rispondere a chissà quali domande scomode poste dalla giornalista sul caso.
In realtà la giornalista io non l’ho nemmeno vista. Ero in classe sì, ma a far lezione e quando il bidello mi ha avvertito della sua presenza ho semplicemente risposto tramite lui che non potevo lasciare il mio lavoro e che comunque non avrei avuto commenti da fare, suggerendole di tornare il giorno dopo perché la Dirigente quel giorno era assente. Ma tant’è: il sensazionalismo avant tout. Se tu non vuoi alimentare ulteriori polemiche o non vuoi abbandonare il tuo posto di lavoro (magari per la vanità di vedere il tuo nome citato dal giornale), va a finire che il tuo nome compare ugualmente, circondato dall’implicita aurea di persona omertosa che vuole difendere chissà che.

Questo paese ha assoluto bisogno di verità e sobrietà. Ne sono sempre più convinta.

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Una risposta a A proposito di sobrietà

  1. Adriano Zanon scrive:

    Ben detto Mariella: “Questo paese ha assoluto bisogno di verità e sobrietà.” Ci sarà qualcuno che fa i sorrisini… Quei poverelli dei rossoverdi… Ma non fanno anche politica? Già, una politica di parte, ma autentica.

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