Il libretto che offre domenicalmente Il Sole 24 Ore oggi contiene alcuni scritti di Giuseppe Pontiggia, tra questi c’è un decalogo su L’acquisto dei libri. Lo riporto integralmente. Il tema è noto come “morbo di Gutenberg”, spero che avremo altre occasioni per tornarci sopra.
1. Non acquistare i libri per leggerli questa sera. Ma acquista solo quei libri che, anche questa sera, avresti voglia di sfogliare. A volte ho acquistato libri pensando che in futuro mi avrebbero interessato. E me ne sono pentito. Da allora penso sempre alla ipotesi della sera.
2. Fidati degli aspetti cosiddetti superficiali: la copertina, la grafica, l’impaginazione, il titolo. Parlano come certe etichette sobrie di vini nobili. Mi è accaduto, seguendo le apparenze, di scegliere al buio e di scoprire per questa via autori, libri, editori. Sono solo i superficiali, diceva Wilde, che non si fidano della prima impressione.
3. Tra un libro di Einstein e un libro su Einstein scegli il primo. C’è più da imparare dalla oscurità di un maestro che dalla chiarezza di un discepolo. Gli scopritori di continenti hanno disegnato contorni sempre imprecisi delle coste, che oggi qualsiasi agenzia turistica è in grado di correggere. Preferisco chi ha scoperto i continenti.
4. Se un libro di attira veramente, non badare al prezzo. È il modo più sicuro di fare debiti, ma anche per evitare le recriminazioni di una vita. Il rammarico per un acquisto sbagliato è niente in confronto all’angoscia per un acquisto mancato.
5. Rinvia i propositi di moderazione alla chiusura di ogni mostra, asta, e occasioni simili, così come i propositi di dieta alla fine di ogni pranzo. E parti da un progetto di spesa più elevato del ragionevole, così avrai la sensazione di aver risparmiato.
6. Non indugiare nell’acquistare i libri che ti interessano. Ogni bibliomane sa che proprio quei libri ti vengono sottratti, mentre guardi altrove, da mani occulte e rapaci, che l’edizione nel frattempo si è esaurita e sarà difficile trovarne una copia anche in antiquariato.
7. Fidati del risvolto di copertina. Quanti sono i libri che non ho preso dopo averlo letto.
8. Scegli quei libri che farai vedere a un altro come te, perché possa condividere il tuo piacere o provare una tonificante invidia. Queste fantasie non si realizzano quasi mai, ma orientano spesso le scelte dei bibliomani.
9. Quando il prezzo ti turba, pensa alla parola magica, alibi di tutti gli affari irreali: investimento.
10. Quello che Forster auspicava per i personaggi dei romanzi, l’espansione, pensalo per la tua biblioteca.
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