La notte tra l’uno e il due novembre 1975 morì Pier Paolo Pasolini. Fu un assassinio molto organizzato, come ormai si sa bene. Pasolini, trentacinque anni dopo, resta ancora un protagonista scandaloso, fondamentalmente perché era omosessuale. Noi invece lo pensiamo come un maestro. Uno che ci ha insegnato concretamente come sia difficile conquistare libertà in un paese storicamente incrostato come il nostro. Le sue poesie, alcuni dei suoi film, le sue pagine corsare, restano universali ed attuali, trentacinque anni dopo.
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