Piazza pulita?

Ho letto con attenzione il comunicato e vi riporto in sintesi le mie impressioni.

1 – Bertoncello amministra come un “sovrano”, altri dicono (comunicato stampa) quello che lui pensa e fa; apre e chiude quando vuole lui con motivazioni generiche (verificare, rinnovare ampliare rilanciare e guardare il futuro).

2 – Le motivazioni amministrative (quello che non va, che non si può fare ecc.) che inducono il sindaco, dopo aver sentito la maggioranza, a chiedere un rinnovamento e un rilancio della attività della sua amministrazione devono essere enunciate. Non può essere solo una prassi consolidata di metà mandato.

3 – Nei suoi contenuti, l’auspicato aggiornamento programmatico non può essere organizzato e chiuso in una “convention”.

4 – Ricevere i complimenti per la buona amministrazione da un comunicato stampa scritto dal Comune mi pare di pessimo gusto e triste.

5 – Rispetto alla nostra presenza, considero grande lo sforzo che Ivo e Patrizia hanno fatto per correggere l’attività del Sindaco e della maggioranza  sui temi che noi rossoverdi abbiamo posto fin dall’inizio e che sono sempre stati disattesi:
– il nuovo PAT con l’obiettivo di non fare più nuovi cubi per fermare lo spreco del suolo fertile,  recuperare l’esistente e rilanciare l’occupazione artigianale nell’edilizia e nell’agricoltura biologica;
– la dannosità e l’inutilità della TAV;
– la terza corsia come occasione di mitigazione e compensazione per il danno ambientale che l’autostrada ci crea da 40 anni;
– l’efficienza energetica per l’ambiente e per l’occupazione;
– la salvaguardia del territorio a cominciare dal centro storico e dalla sua “pedonalizzazione”;
– la riduzione del traffico automobilistico che ci soffoca a cominciare dalle isole ambientali nei singoli quartieri;
– lo sviluppo dei Sistemi Informativi Ambientali (SIT) per il controllo della salute dell’ambiente oggi minata dalla presenza anche delle nuove centrali;
– l’impegno per sostenere la scuola pubblica che chiede sempre più soldi ai genitori per fare l’attività normale, obbligatoria;
– l’impegno per creare e sviluppare azioni di micro credito;
– l’impegno per sostenere l’attività delle decine di associazioni sociali, sportive, culturali e sanitarie fatte da volontari, senza le quali la vita civile di una comunità sarebbe compromessa;
– la partecipazione come metodo di amministrare.

Insomma, per chiudere su questo ennesimo esempio di “vecchia politica”, ancora una volta il “rimpasto” servirà per cambiare nomi e non metodo.

Caro Toni, lasciati andare, non ascoltare chi continuamente ti consiglia e chiudi la tua esperienza da Sindaco adottando un grande progetto per Portogruaro che vorremmo: la città solare. In caso contrario ci penseranno le prossime elezioni a fare piazza pulita. 

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