E’ in corso una decivilizzazione senza argini

Dalla lettura di un articolo del filosofo Lucien Sève su Le Monde diplomatique, edizione italiana, riporto alcune riflessioni sulla causa ecologica e sulla causa antropologica. L’articolo ha per titolo “Salvare il genere umano, non solo il pianeta” e pone la seguente domanda: pensate che l’umanità stia peggiorando tanto quanto il pianeta, che la dimensione civilizzata del genere umano sia in reale pericolo, al punto che, alla preoccupazione urgente di salvaguardare la natura (causa ecologica) si imponga di aggiungere, allo stesso livello di importanza, quella di salvaguardare l’umanità nel senso qualitativo del termine (causa antropologica)?

Lascio a voi la risposta, riporto solamente alcuni concetti presenti nello stesso articolo:
1- La mercificazione generalizzata dell’umano dove non è il Capitale che dà lavoro ma è il salariato che è costretto a offrire del lavoro gratuito;
2- Niente sfugge più al diktat della finanza. Tutto deve produrre profitto, dai pezzi di ricambio del letto dell’ospedale, dalla vendita online del sostegno scolastico, dalla innovazione farmacentica…;
3- La tendenza alla svalutazione di tutti i valori. Rapportare tutto a una stima in denaro leggittima l’indegnità generale (cognitiva, giuridica e morale);
4- Perdita incontrollabile di senso. Quel che stiamo vivendo è il fallimento storico di una classe che arraffa ormai senza più alcun obiettivo finale di civiltà, pretendendo di di condannarci a questa “fine della storia”. (Accumulazione del capitale senza fine.)

Mercificazione dell’umano, svalutazione dei valori, perdita di senso: è in corso una decivilizzazione senza argini.

(2011-11)

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