Una giornata speciale

Oggi sono andato al convegno su Illich, ho incontrato Guido Viale che non avevo mai visto in persona e Peter Kammerer, docente di economia a Urbino che mi ha riempito la giornata. Un grande. Ho deciso di sistemare i miei appunti e di inviarveli.
Buona giornata
Ermes 

Mestre, 21-05-2011 – Appunti

Guido Viale, Mobilità sostenibile

Essere consapevoli dei limiti di questo sviluppo.
L’attuale mobilità è un immenso spreco di energia che crea perdita di socialità perchè occupa spazi liberi e perchè crea competizione (guidare significa essere in gara con tutti).
Siamo in un periodo di transizione fra uno sviluppo creato dal petrolio (grandi impianti, grandi capitali, grandi società che controllano i governi e il mondo) e quello basato sull’efficienza e sulle rinnovabili (piccoli impianti, decentrati, distribuiti nel territorio, progettati e controllati dai cittadini).
Evitare nello sviluppo delle rinnovabili la formazione di grandi società; creare sempre il confronto con chi abita il territorio.
L’attuale mobilità spreca energia, inquina, occupa spazio, dissipa immensi capitali puibblici e crea confittualità (perdita di socialità). 

La mobilità sostenibile si crea:
1) Riducendo le motivazioni per spostarsi;
2) Condividendo il veicolo (oggi mediamente in ogni veicolo transitano 1,2 persone);
3) Sviluppando il servizio pubblico;
4) Andando tutti in bicicletta.

Impedire che altri grandi capitali vengano usati per costruire costose infrastrutture nel tentativo di risolvere il problema della mobilità attuale.

Peter Kammerer (docente a Urbino), Su Ivan Illich
(Ho
sentito per la prima volta Kammerer e sono stato fulminato dalla bravura di questo docente.)  

Oggi ci troviamo diffronte a due fenomeni:
1°) La sovraproduzione di merce;
2°) La inutilità di gran parte della merce prodotta.

Nella casa contadina esistevano 200 oggetti, oggi in una stanza di un bimbo 1500.
L’aumento delle produzione di merci elimina il valore di uso delle merci stesse creando frustazioni e dipendenza.
La accumulazione di merci non rende né ricchi né moderni.
La merce ha eliminato l’autoproduzione imponendo una idea di sviluppo sbagliato.

Dobbiamo mettere in atto la distruzione creativa lavorando per uno sviluppo diverso fondato su tre concetti:
1) Disiutilità della merce;
2) Mutazione antropologica dell’uomo;
3) Controproduttività per produrre beni e non merci.
Oggi esiste l’homo miserabilis affetto da dipendenza cronica da merci inutili.

Marx nella critica alla modernità imputava alla modernità l’immiserimento, il feticismo delle merci e l’alienazione.
La svalorizzazione dell’uomo coincide, sempre secondo Marx, con la valorizzazione della merce.
Bisogna:
1) difendere le attività manuali;
2) reimparare le attività umane perse;
3) fare attività umane sottraendole alla produttività economica.

Inutile tentare di creare nuovi posti lavori per produrre come abbiamo fatto. Non è più possibile.
Possiamo creare posti lavoro solo se sottraiamo i nuovi posti all’economia rendendo felice l’uomo; per esempio con lo sviluppo del teatro che significa muovere con piacere il corpo e la mente. 

Kammerer ha finito l’intervento leggendo la poesia di Brecht (Piaceri) che riporto. 

Piaceri
di Bertolt Brecht

Il primo sguardo dalla finestra al mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere, piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.

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