Vinca il migliore

Mentre il vecchio ed il nuovo furbo facevano l’accordo sulla legge elettorale, stavo rileggendo Machiavelli. Così scriveva cinquecento anni fa il Segretario fiorentino:

(…) gli uomini sono tanto ingenui, e tanto condizionati dalle necessità del momento, che chi inganna troverà sempre chi si lasci ingannare. Tra gli esempi recenti voglio ricordarne uno. Alessandro VI non fece mai altro, non pensò mai ad altro, che a tessere inganni, e trovò sempre materia per poterlo fare; e non ci fu mai nessuno che fosse più convincente di lui nel promettere, e che con reiterati giuramenti affermasse una cosa, per poi non rispettarla; ciononostante, gli inganni gli riuscirono sempre nel modo desiderato, perché conosceva bene questo aspetto del mondo.
Niccolò Machiavelli, Il Principe (1513) (qui citato nella versione in italiano moderno di Carmine Donzelli), Donzelli Editore, Roma 2013 (p. 217).
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