Crisi e profezia Maya

E’ sempre più triste ed impressionante la lettura delle cronache quotidiane. Anche chi come me tendenzialmente evita di leggere i dettagli di incidenti e disgrazie non può più evitare o ignorare i casi sempre più frequenti di suicidi legati alle difficoltà economiche. Come il caso riportato oggi dalla Nuova Venezia della morte di un giovane barista di Treviso: 37 anni bruciati dall’angoscia dei debiti. Ma ce n’è quasi tutti i giorni.

C’è da impazzire se accanto alla cronaca nera si leggono poi articoli di analisi e commento sullo stato dell’economia. In molti casi sembra che si parli di un altro mondo. Ci sarebbero due mondi paralleli, come in un film di fantascienza. Questo anche quando non c’è tutto il cinismo di chi ci sta a spiegare che finora abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità o lavoriamo meno che in Germania.

E’ il caso di un altro articolo odierno sullo stesso quotidiano locale [a p.15, verrà linkato appena sarà online]: “Fine della crisi non prima del 2014” – Fondazione Nord Est: «Per avere un nuovo sviluppo serve una visione in 3D». Le 3D sono (1) la “coesione sociale e richiama a un ripensamento del welfare”, (2) il “sistema produttivo, che deve diventare immateriale”, e (3) la terza dimensione è “quella delle istituzioni e dei territori sistemici”.

Ma il buon giornalista (si firma m.mar.) riporta anche questa sintesi:

“Il collante di un Nordest in grado di guardare in tre dimensioni dovrebbe essere quello di una politica capace di fare il suo mestiere in un clima che è fortemente deteriorato quanto a fiducia. Il confronto 2008-2012, a questo riguardo, segna una caduta di 13 punti percentuali per i politici nazionali ed europei, 12 punti perdono anche i politici regionali; le banche registrano addirittura un venti percento in meno.”

Dunque, dobbiamo cambiar tutto, il legame sociale, come preferisco chiamarlo io, il sistema produttivo e le istituzioni, in senso lato, ma chi dovrebbe farlo, la politica, è in sfacelo. E’ chiaro che per pensare all’uscita dalla crisi in tempi brevi alla Fondazione Nord Est pensano a qualcosa di apocalittico, non lo dicono ma lo pensano. Forse aspettano la cosiddetta “fine del mondo” del calendario maya, cioè la data 21-12-2012. Ormai ci siamo, mancano solo 15 giorni.

Ma stiamo calmi. Purtroppo ci sarà solo un allineamento di tre pianeti, Marte, Giove e Saturno. L’umanità è ancora così fragile che trema ancora in presenza di una triade, anche se stavolta indica solo una retta. Per uscire dalla crisi serve qualcos’altro.

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