Tav, l’inutilità necessaria

Su La Stampa di oggi e anche online, ma subito sparito dalla prima pagina, c’è l’articolo di Guido Ceronetti che ha visitato il cantiere in val di Susa. Ne riporto una parte saliente, ma invito a leggerlo tutto.

(Riporto questa conversazione a memoria). Ma perché, essendo evidente l’inutilità dell’opera, dal momento che il treno c’è già e che il tunnel del 1857 è oggimolto più largo e più sicuro, la si vuole fare ad ogni costo? Non arriviamo da anni in sole 5 ore e trenta a Parigi? Perché il transito Tgv da Lione è stato soppresso?
Rispondo così: perché la ragione d’essere della cosa è proprio la sua inutilità. Il predominio tecnologico non ha per fine l’utile, e ha rapporti vaghi, ormai, col necessario.
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